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Arte & Cultura

“Domenico Scarlatti – Sonatas”, il pianista Emilio Aversano per l’etichetta Warner Classics

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Tempo di lettura: 3 minuti

Tra le numerose esibizioni il M° Emilio Aversano riesce a donarci un nuovo CD, 12 sonate di Domenico Scarlatti

Noto come il pianista maratoneta, capace di eseguire quattro o cinque concerti completi, a memoria nella stessa serata, Emilio Aversano, esile e delicato, confonde l’ascoltatore che ne scopre la potenza espressiva e le enormi capacità.

Ci regala un po’ del suo tempo, evidenziando grande delicatezza e sensibilità. Nelle parole e nella sua memoria solo nomi ai quali essere grato. Dal nonno che suonava ad orecchio suscitando in lui interesse, alla mamma che lo portò bambino ad una prima lezione. Grande rispetto ed amore per il padre cultore di Dante e della letteratura, da cui apprende il piacere per lo studio.

Poi la gavetta nei teatri dell’Est, i viaggi al limite, la sua grande propensione al sacrificio e l’amore per lo studio.

I suoi concerti deliziano le Serate Musicali di Milano, quelle organizzate dagli Amici della musica di Palermo, del Ravello Festival, del Teatro Politeama di Catanzaro.

La maratona pianistica

Al Teatro dal Verme di Milano “su merito di Hans Fazzari” , ci dice,  riporta in auge la maratona pianistica, eseguendo a memoria nella stessa serata, quattro concerti per pianoforte ed orchestra.

“Non uno show ma una sfida con me stesso”, afferma, “l’uomo ha infinite potenzialità e io ho deciso di mettermi alla prova”.

Questa sua “specialità” lo porta ad esibirsi nella Sala dell’Istituto italiano di cultura di Budapest, poi alla Goldener Saal del Musikverein di Vienna, dove si esibisce con la Mav Symphony Orchestra di Budapest diretta da Fabio Mastrangelo.

Alla Gewandhaus di Lipsia viene accompagnato dalla Filarmonica rumena di Bacau diretta da Ovidiu Balan. Del M° Balan  ricorda “ha saputo trasmettermi il segreto per un perfetto connubio tra il battito del mio cuore e l’orchestra”

La sua maratona viene eseguita con la Cardiff Sinfonietta diretta da Jonathan Mann presso la Stoutker Hall della Royal Welsh Academy of Music di Cardiff.

Solista con l’Orchestra dei Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino, in occasione dell’apertura della Stagione 2018 delle Serate Musicali, esordisce  al Teatro alla Scala di Milano nella stagione da camera, suonando il Quintetto di Dvòrak con il Quartetto della Scala.

Le collaborazioni con “I Solisti della Scala”

Attualmente è in corso una preziosa collaborazione con “I Solisti della Scala” ( F. Meloni – clarinetto, F. Thouand – oboe, G. Screpis – fagotto, J. Monte de Fez – corno) con i quali sono in programma concerti per diversi Teatri ed Associazioni.

Tra le tappe già percorse il Teatro Politeama di Palermo, il Teatro Rendano di Cosenza, il Museo Diocesano di Napoli,  ed è dello scorso 11 Aprile il concerto nella nuova stagione 2022 del Teatro alla Scala di Milano.

Il prossimo 6 Giugno, presso la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, in occasione della chiusura della stagione concertistica delle Serate Musicali di Milano, accompagnato dalla celebre Orchestra Filarmonica di Zagabria, eseguirà nella stessa serata – rigorosamente a memoria – quattro tra i più impegnativi concerti del repertorio per pianoforte e orchestra: Mozart K 488, Schumann op.54, Grieg op.16 e Ciaikowsky n.1 op.23.

La lettura interpretativa del nuovo cd

Nel seguire le sue esibizioni ci si rende conto di quanto la sua cultura, è laureato cum laude in lettere moderne, gli consenta di cogliere sottigliezze e sfumature dei periodi storici che legano gli artisti a luoghi e accadimenti, creando timbri e sonorità uniche, una lettura interpretativa ineccepibile.

Ne è testimonianza proprio questo ultimo Cd monografico “Domenico Scarlatti – Sonatas”, 12 Sonate di Scarlatti, per Warner Classics. In esso, non a caso scrive: “Proviamo a fare un salto indietro nel tempo fino all’epoca di Scarlatti: un mondo privo dei ‘mostri’ che di lì a  poco avrebbero fatto irruzione nella società, quali le macchine industriali, i motori e tutto ciò che provoca rumore artificiale. Scarlatti nasce e vive in un’epoca dove invece tutto è voce.

I vicoli di Napoli, dove il chiacchiericcio si fonde col profumo delle antiche mura, le risonanze della musica popolare iberica, una velata e diffusa melanconìa, danze dai tempi e dai ritmi costantemente cangianti, l’energia primigenia del sole e del mare, la magia leggendaria della controra, sono alcune tra le innumerevoli suggestioni evocate tra le note.

Probabilmente è in questo solco dai contorni sfumati che possono vivere il passato, il presente e il futuro dell’interpretazione delle Sonate di Domenico Scarlatti.”

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