Attualità
Coinvolgere i cittadini e riformare il fisco: la sfida della politica del dialogo

Una democrazia più partecipata, soprattutto dai giovani, è la ricetta di Guerino Testa, abruzzese e deputato della Camera in quota FdI, che in questa intervista spiega anche come snellire procedure e burocrazia.
di Laura Marà
In un’epoca in cui la distanza tra istituzioni e cittadini sembra crescere, diventa fondamentale per i partiti politici instaurare un dialogo diretto e costante con la popolazione, con particolare attenzione ai giovani. Solo così è possibile comprendere le esigenze reali dei territori e costruire politiche efficaci e partecipate.
Secondo numerosi esperti e rappresentanti istituzionali, il coinvolgimento dei cittadini non deve limitarsi al voto: è necessario creare canali di comunicazione trasparenti, in cui le persone possano esprimere opinioni, proposte e criticità, contribuendo concretamente alla vita politica.
«La politica deve tornare a essere vicina alla gente», spiega Guerino Testa, membro della Camera dei deputati della Repubblica Italiana nonché segretario della VI Commissione Finanze, durante l’intervista realizzata da questa redazione. «Non possiamo pensare che le decisioni arrivino dall’alto senza un confronto reale con chi vive quotidianamente i problemi dei territori. I giovani in particolare devono sentirsi protagonisti, e non spettatori, della scena politica. Solo così possiamo costruire una democrazia vera».
Il rapporto tra partiti e territori
Un tema centrale è il legame diretto tra partiti e comunità locali. Il dialogo con i cittadini permette di raccogliere bisogni concreti e trasformarli in azioni politiche efficaci, riducendo il rischio di distacco o incomprensioni. La trasparenza e l’ascolto attivo diventano strumenti fondamentali: più i cittadini sono informati, più partecipano con consapevolezza, contribuendo a rafforzare il tessuto democratico.
«Ogni territorio ha peculiarità proprie – sottolinea Testa – e i partiti devono ascoltare, confrontarsi e adattare le politiche alle specificità locali. La politica si fa sul campo, non solo nei palazzi».
La riforma del fisco: meno tasse, meno burocrazia
Accanto al tema della partecipazione civica, la riforma fiscale rappresenta un altro fronte prioritario. Attesa da oltre 50 anni, questa riforma mira a semplificare i rapporti tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione, riducendo la burocrazia e rendendo più chiari e trasparenti gli adempimenti fiscali.
I decreti collegati alla riforma promuovono un rapporto più franco e diretto tra contribuente e amministrazione finanziaria, con procedure più snelle e semplificate. L’obiettivo dichiarato è duplice: meno tasse e minore imposizione burocratica per cittadini e imprese. Secondo Testa, «una riforma fiscale efficace non è solo questione di numeri: è un segnale di fiducia verso chi produce e contribuisce alla crescita del Paese. Quando il cittadino sente che lo Stato dialoga con lui, la partecipazione aumenta e la responsabilità condivisa diventa più concreta».