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Call center, Bellanova: premialità per le aziende che restano sul territorio

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Teresa Bellanova: “Noi stiamo facendo fino in fondo la nostra parte.”

bellanova_twRoma, 23 Marzo – ”Ci sono tutte le condizioni per tutelare posti di lavoro nel settore dei call center, anche quelli di Almaviva, se ognuno farà la sua parte. Il governo si è mosso e continuerà a muoversi in tal senso. Gli strumenti legislativi ci sono. Faremo ancora di più. Proporrò alle aziende committenti di premiare nei bandi quelle società che garantiranno anche la territorialità del servizio. Esigiamo da tutti il rispetto delle regole”. Lo dice in una nota Teresa Bellanova, viceministro allo Sviluppo economico, tornando sulla crisi del settore.  “Noi stiamo facendo fino in fondo la nostra parte. Ci sono risorse per estendere i contratti di solidarietà quest’anno e avere gli ammortizzatori sociali, per chi li chiedesse, fino a novembre del 2017. Ci siamo impegnati a rafforzare la vigilanza e inasprire le sanzioni sulle delocalizzazioni fuori dai paesi Ue, con la rigida applicazione dell’articolo 24 bis del decreto 83 del 2012, con gli strumenti tecnici che lo rendono efficace, a partire dalla individuazione del paese da cui proviene la chiamata di un call center. E abbiamo estesa la responsabilità in solido tra ditte appaltanti e appaltatrici, così come la sanzione, con un emendamento al ddl Concorrenza – prosegue nella nota la viceministro-. Poi le aziende possono vincere o perdere le gare, o addirittura mirare a perderle per cambiare strategia industriale. Ma se si vuole affrontare il problema con serietà noi siamo pronti a sfidare le ragioni di chiunque. Con il codice degli appalti abbiamo cancellato l’odioso massimo ribasso nelle gare, obbligando le aziende committenti all’offerta economicamente più vantaggiosa, che implica il rispetto dei contratti nazionali di lavoro. Abbiamo tolto dalla base di calcolo dell’Irap il costo del lavoro a tempo indeterminato, che incide di più nei settori ad alta intensità di manodopera. Almaviva, inoltre, ha goduto della decontribuzione, per quasi due anni, sui contratti di solidarietà”. “Noi abbiamo convocato il tavolo con le organizzazioni datoriali e sindacali due settimane fa e un altro è già fissato per il 18 aprile. Invitiamo le parti sociali a muoversi anche sulla clausola sociale, a stabilire accordi che garantiscano la continuità occupazionale del personale impiegato, a prescindere da chi vinca l’appalto. Nessuno ha più alibi a questo punto –conclude Teresa Bellanova-. Facciamo la nostra parte, chiediamo ora rispetto delle regole e senso di responsabilità da parte di tutti”.

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