Italia
A Baubeach® Un libro,una mostra fotografica e una esposizione d’arte, oltre la porta dei box mentali
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Il Libro “Biocentrici si nasce! (e io lo nacqui)” di Patrizia Daffinà & “Uomini e altri animali: verso una coesistenza possibile” slide show fotografico di Claudia Candido, vivranno per due giorni nello spazio emozionale inventato al Baubeach® di Maccarese per rappresentare il Biocentrismo, contrario opposto all’imperante Antropocentrismo . Esposte anche le opere dell’artista Karen Thomas del ciclo “Terra e Mare”: dialogare con empatia è il senso di questo evento che vuole comunicare un messaggio d’amore necessario a tutti gli esseri viventi.
Non una conferenza stampa ma un incontro e scambio di emozioni all’interno dello “Spazio Biocentrico” proposto dal Baubeach®, la prima spiaggia per cani liberi e felici d’Italia, in programma, in forma ininterrotta, il 5 e 6 agosto p.v.: per i partecipanti, soci, giornalisti, amici, una occasione di varcare la soglia dei box mentali e immergersi in un’inedita dimensione di rispetto e consapevolezza. A partire dalla tarda mattinata, nell’area allestita su una pedana sull’acqua dove normalmente si praticano le attività olistiche della spiaggia, si verrà introdotti ad un percorso emozionale ed interattivo, con pannelli da leggere e da scrivere, una “Stanza Emozionale” dove entrare ed essere sorpresi da una installazione, lo slide show della mostra fotografica di Claudia Candido “Uomini e altri animali – verso una coesistenza possibile” e un’esposizione artistica con le opere luminose di Karen Thomas del ciclo “Terra e Mare”. L’iniziativa parte dal concetto di Biocentrismo espresso dal nuovissimo libro, il quarto, di Patrizia Daffinà, ideatrice del Baubeach®, dal titolo BIOCENTRICI SI NASCE!, un percorso con assaggi di Etologia Relazionale®, che ha il preciso intento di muovere nella coscienza di ogni lettore un dubbio, una domanda, un proposito di cambiamento. Il libro parte con un reportage magnifico, a firma della fotografa naturalista Claudia Candido, che riempie le prime pagine di immagini tratte dai suoi viaggi in giro per il mondo, a toccare l’anima del rapporto che i cani riescono ad instaurare con le più diverse culture umane, e le accompagna da parole dettate da una profonda coscienza animalista. Il discorso viene continuato dalle intuizioni dell’autrice, fondendo emozioni, esperienze, studi etologici: tutto quello che nel corso degli ultimi dieci anni ha costruito una certezza, da alcuni avvertita come mancanza di elasticità, da lei ribadita come coerenza: la nostra pace e la nostra salute dipendono in modo equazionale dal rispetto che restituiamo alle altre specie. Non c’è compromesso che tenga: dalla alimentazione, che non deve includere la morte e la sofferenza di altri esseri, al modo di vestirsi, di scegliere, la filosofia “vegan friendly”, divenuta essa stessa un business, è quella che rispecchia il termine biocentrico in misura maggiore. Per entrare in contatto con questo discorso – afferma l’autrice – si dovrà oltrepassare una porta blu e calarsi nel mondo del Rispetto e della Consapevolezza, farsi carezzare i capelli da centinaia di cuori bianchi sospesi da corde, che portano con sé le parole dei grandi pensatori del mondo a difesa di chi non ha voce. Si potrà assistere, infilandosi in una camera allestita con tele blu, alla magia delle immagini scattate nei vari Paesi del mondo agli altri animali. Ci si potrà sedere e leggere una pagina del libro, per poi esprimere con una sola parola, in un pannello gigante, la propria emozione al cospetto di questa parola: Biocentrismo. Una parola non molto usata, di cui il significato a volte viene confuso: una vera e propria filosofia che si ritiene appartenere agli anni Settanta secondo la quale l’uomo è tenuto a rispettare tutte le altre forme di vita e a vivere in armonia con animali e con la natura tutta, che in realtà appartiene al pensiero e alla vita di poeti, scienziati, scrittori e celebrità di ogni tempo, sempre soffocata dal più arrogante antropocentrismo, dettato dalle leggi di mercato che l’uomo ha voluto imporre. Che ha trasformato gli “Animali minori” in macchine al servizio dell’umana specie, in cibo, in oggetti per la moda, in cavie, zimbelli, trofei da esibire, capri espiatori, oggetti di consumo. Il saggio della Daffinà ingloba anche il libro Baubeach, storia e storie della prima spiaggia per cani italiana, pubblicazione datata 2005 ed edita da Leconte ora fuori catalogo, recuperata dall’autrice e ristampata in questa ultima versione. Il percorso condurrà alla Baia del Colibrì, dove è collocato il Totem in cui si può leggere la favola africana ad esso ispirata e in un tunnel di canne di bamboo sarà possibile entrare con il proprio cane e ascoltare il rumore del mare. Tutto sarà volto alla necessità di un dialogo empatico tra gli umani e gli altri animali, urgente misura alla quale ispirarsi per recuperare un profondo senso di appartenenza e di amore. E ascoltarlo, seduti accanto al proprio cane, guardando il mare, sarà come tornare all’emozione della prima notte dei tempi in cui questo straordinario rapporto ancestrale è nato.