Arte & Cultura
Ascoli Piceno, al “The ’90 are back” i Flamino Maphia
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In occasione del party di fine anno della facoltà di architettura e disegno industriale di Ascoli Piceno, “The ’90 are back” , sono intervenuti come special guest, grazie alla collaborazione de “Il Piccio”. i Flamino Maphia. Abbiamo parlato della loro carriera, dell’hip pop e di certi bolliti…
Luca Cameli
Ascoli Piceno , 12 giugno – I Flamino Maphia sono un duo romano formato da G-Max e Rude Mc, che formatosi all’interno della comunità hip-pop della capitale nel 1994, ha raggiunto il successo nazionale grazie a singoli come “Ragazze acidelle” , “Che Idea”, “Supercar” che, supportati dai video dei Manetti Bros, hanno scalato le classifiche grazie al loro mix fatto di ironia e vita vissuta. Scesi dal palco, dopo il soundcheck, iniziamo la nostra chiacchierata.
Siete in giro, da più di vent’anni oramai. Va bene il successo, ma se non si ha niente da dire non si dura così a lungo.
Rude Mc- Sicuramente, non basta fare qualche album, piazzare i singoli in classifica. Se non trasmetti niente al pubblico, alla fine la gente ti abbandona.
Come avete iniziato?
Rude Mc- Io sono entrato in questo mondo, qualche anno prima dei Flaminio, era il 90 più o meno, ci si incontrava al “Babilonia” che e’ stato uno dei primi ritrovi della comunità hip-pop romana
G-Max- Poi tutto si e’ spostato a piazzale Flaminio. Tutta la cultura hip-pop romana era lì, c’era gente di tutte le nazionalità, penso sia stata una delle prime comunità multirazziali della capitale. C’era un’atmosfera bellissima, molto creativa. Lì sono nati i Flaminio Maphia, che prendono il nome proprio dal piazzale Flaminio. Oggi questi ritrovi purtroppo si sono persi, la piazza oggi e’ on-line, che da sì molte opportunità, ma non ti fa affrontare quella che e’ l’unica vera scuola dell’ hip-pop: la strada.
Una volta c’erano anche i centri sociali, che fornivano un punto di aggregazione.
G-max- Si, ma davano al movimento una connotazione troppo politica per i nostri gusti, a noi interessa parlare della nostra vita quotidiana. Abbiamo anche noi le nostre opinioni, ma le lasciamo volutamente in disparte per mettere in primo piano le nostre esperienze di vita che poi sono quelle un po’ di tutti. “Ragazze Acidelle” per esempio e’ un pezzo che ha avuto quel successo, perché tutti si sono riconosciuti in quelle parole.
La vostra carriera sembra un po’ come le montagne russe, e’ fatta di alti e bassi, album e singoli di successo, video a rotazione su MTV, avete condiviso il palco con mostri sacri come Coolio, De La Soul, Wu-Tang Clan, avete infiammato il concertine del primo maggio, ma vi siete presi anche le vostre pause. Come mai?
G-Max- Sai l’hip-pop, e’ un fenomeno molto generazionale, il pubblico italiano va tra gli 8 e i 16 anni, e ragazzi di questa età non hanno voglia di ascoltare gente di 40 anni, giustamente si riconosco di più in ragazzi tipo Fedez ed Emis Skilla, che incontrano maggiormente i loro gusti. Ma e’ una cosa del tutto normale, e’ sempre stato così.
Qualche aneddoto per i nostri lettori?
G-Max- Questa e’ simpatica: era il il 1998, credo, aprimmo il concerto di Coolio che andava fortissimo con “gansta paradise”, poi nel 2005 fu lui a Bari ad aprire il nostro concerto, disse che si ricordava di noi. Secondo me aveva bevuto troppo e voleva fare il simpatico.
Quali sono le regole dell’ hip-pop?
Rude Mc- Non ci sono regole specifiche, devi essere vero. Stop
G-Max- Esatto, l’unica regola e’ questa devi essere onesto, altrimenti la gente ti “sgama”. Prendi Fabri Fibra, ha costruito un disco sul “dissing” (la pratica di insultarsi fra rapper) e poi fa un programma su radio Deejay, e va in giro con la Nannini… Ti ripeto bisogna essere onesti con il pubblico.
Dietro la vostra generazione, penso a voi, Frankie Hi-NRG, J-AX, chi si sta facendo largo, abbiamo citato Fedez, Emis Skilla, Fabri Fibra
G-Max- No Fabri Fibra, lo puoi mettere fra i bolliti. Fidati
Rude Mc- E’ partito col botto, ma oramai è bollito anche lui.
Quindi chi sono le migliori speranze del movimento in italia?
G-Max- Secondo me sono Clementino e Rocco Hunt. Sono davvero bravi, stanno ridando lustro alla tradizione hip-pop partenopea, che ha dato tanto negli anni passati, si sente che sono veri
Avete in cantiere un nuovo album?
Rude Mc- Per il momento no. La voglia di pubblicare qualcosa di nuovo c’è ma non puoi metterti a tavolino per fare un disco, almeno non e’ il nostro stile, se viene l’ispirazione ok, altrimenti per il momento va bene così.
G-Max- Certe cose non le puoi programmare, secondo me se non hai niente da dire e’ meglio stare zitto
E l’attività dal vivo invece?
G-Max- Quella per quanto mi riguarda, non si fermerà mai, almeno finché riusciremo a reggerci in piedi, dovunque ci chiamano andiamo.
Programmi per l’immediato futuro?
G-Max- Guarda visto che e’ ora di cena, e stiamo ad Ascoli Piceno, ci andiamo a mangiare due olivette “ de Macerata”