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Allarme Unicef: il caldo minaccia bambini della Siria

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D2E8D63763472C313997DB92B4CD1L’estate aggrava i pericoli che devono affrontare i bambini della Siria. Garantire acqua e servizi igienici-sanitari
Roma, 21 giugno– L’ impennata delle temperature estive, il sovraffollamento e il peggioramento delle condizioni igieniche rappresentano solo le ultime difficoltà che devono affrontare circa 4 milioni di bambini colpiti dal conflitto in Siria, ha detto oggi l’UNICEF.
“Senza acqua potabile e servizi igienico-sanitari sufficienti, le probabilità che i bambini in Siria e quelli rifugiati in tutta la regione si ammalino di diarrea e di altre malattie sono destinate a crescere”, ha detto Maria Calivis, Direttore regionale dell’UNICEF per il Medio Oriente e Nord Africa.
l_sirianiincampoiracheno020413ITIn Siria, la disponibilità di acqua sicura è di un terzo rispetto a prima della crisi. Degli oltre 4,25 milioni di sfollati siriani, molti vivono in rifugi sovraffollati con scarso accesso a servizi igienici e docce. I sistemi fognari sono stati danneggiati o travolti dalla crescita delle popolazioni sfollate.
Nei campi profughi come quello di Domiz in Iraq – ampliato per accogliere circa 25.000 persone ma che ora ne ospita quasi il doppio – le condizioni sono altrettanto gravi. Nel campo di Za’atari in Giordania, le agenzie umanitarie lottano per soddisfare le esigenze di quello che adesso è il secondo campo profughi più grande nel mondo, in cui hanno trovato rifugio almeno 120.000 persone.ap-siria-2
In Libano, più di mezzo milione di rifugiati vive nelle comunità ospitanti e in alloggi di fortuna, creando una maggiore pressione sui servizi idrici e igienico-sanitari esistenti. Le famiglie spesso condividono piccoli appartamenti o vivono in insediamenti improvvisati che non hanno accesso ad acqua potabile, servizi igienici di base e raccolta dei rifiuti. Le donne e i bambini spesso devono percorrere lunghe distanze per raccogliere l’acqua, che in molti casi non può essere bevuta. L’ampliarsi del conflitto attiva movimenti di popolazione sempre maggiori.
268004_514374241926910_1115122419_nL’UNICEF ha intensificato l’impegno per fornire acqua e servizi igienico-sanitari, raggiungendo dall’inizio dell’anno quasi 9 milioni di persone.
All’interno della Siria, nuovi generatori e sistemi riparati mantengono le reti idriche e gli impianti di depurazione operativi anche in zone dove sono avvenuti pesanti combattimenti.
In Giordania, l’UNICEF e i suoi partner hanno portato più di 4 milioni di litri d’acqua al giorno al campo di Za’atari, riparando allo stesso tempo le infrastrutture idriche nelle città vicine. Anche nel nuovo campo profughi di Azraq si stanno installando infrastrutture idriche.
In Libano, quest’anno, l’UNICEF e i partner che lavorano nel settore idrico e dei servizi igienico sanitari hanno distribuito persone circa 100.000 kit per l’igiene, tra cui shampoo, saponi e detersivi a oltre 430.000.
La mancanza di fondi resta ancora un problema. “Fornire acqua e servizi igienico-sanitari alle persone colpite da questa crisi è l’intervento più costoso – ma anche uno dei meno finanziati”, ha aggiunto Maria Calivis. L’UNICEF ha bisogno di più di 200 milioni di dollari per sostenere i programmi per l’acqua e i servizi igienico-sanitari in Siria, Libano, Giordania e Iraq fino alla fine dell’anno.Unicef-siria-bambini-uccisi Per raggiungere questi
obiettivi sono necessari ancora 124 milioni di dollari.
Emergenza Siria, donazioni all’UNICEF tramite:
– bollettino di c/c postale numero 745.000, intestato a UNICEF Italia,
specificando la causale “Emergenza Siria”
– carta di credito online sul sito www-unicef.it, oppure telefonando al
Numero Verde UNICEF 800 745 000
– bonifico bancario sul conto corrente intestato a UNICEF Italia su Banca
Popolare Etica: IBAN IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051, specificando la
causale “Emergenza Siria”
– presso il Comitato UNICEF della tua città (elenco sul sito www.unicef.it).

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