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Azzera la bolletta

Italia

Agenda artistica Luoghi della Bellezza 2017

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L’Agenda sarà una straordinaria compagna di viaggio che ci accompagnerà per tutto il 2017 e potrà rappresentare anche un elegante strenna per le aziende che ne volessero personalizzare la copertina con il proprio logo e farne omaggio ai propri collaboratori e clienti.

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Il tempo preesiste all’uomo, ma non a Colui che tutto puote. Tempus fugit nunc et semper, ma non per Chi è. Il tempo è solo misurabile con il cammino dell’uomo: alba e tramonto. Per la civiltà greca erano le Moire (Cloto, Lachesi, Atropo) e per la latina erano le Parche a deciderne la durata. La prima filava il tempo, a seconda lo avvolgeva e la terza lo recideva. Nessuno poteva sfuggire alla loro decisione. Gli antichi si tormentavano con dentro la tensione di possedere il tempo, di esorcizzarlo, di controllarlo, di tentare d’ingannarlo. Di contenerlo come Eolo faceva con i venti. Invano. Desiderio che trovava ragione mitologica in quel Chronos–Tempo e che venne tratto in inganno dal figlio Giove che spodesta il tempo paterno originario. Solo dopo il tempo infinito fu utile per registrare le imprese degli uomini che non moriranno mai. Il tempo ci ha tramandato la gloria degli eroi semidei come Achille e Giasone e come uomini Ettore ed Enea. Si era convinti nell’antichità della ciclicità del tempo, di un sorta di ripetitività. Con la coincidenza dell’origine e della fine. E di un ritorno che obliava il precedente cammino. Con rimandi, forse, alla metempsicosi. Assistevano stupiti al ripetuto tempo di Flora e di Fauna. Ogni giorno, a certe ore, si schiudevano e si chiudevano i fiori. Dirà il filosofo Platone essere il tempo una pseudo immagine in movimento dell’eternità e dell’infinito, lungo le quali l’uomo torna a vivere in una sorta di straordinaria rincarnazione, forse anche senza memoria. Le dottrine antiche erano certe di un tempo delle ciclicità, a somiglianza di come e quanto percepivano e applicavano in natura i contadini: il sole e la luna, l’alba e il tramonto, il giorno e la notte, l’inverno e la primavera, il fiore e il frutto, la luce e il buio. E le migrazioni degli uomini e degli animali per pascoli più verdi e di uccelli per paesi più caldi. Sempre e comunque. E noi di LuoghInteriori, nel rispetto della ciclicità abbiamo voluto segnare, anche per il 2017, la scansione del nostro tempo con la preziosità delle parole poetiche e delle immagini pittoriche degli artisti italiani.

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