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Cinema & Teatro

Al teatro lirico di Trieste trionfa Rose, musica, danza e parola per celebrare la donna e non dimenticare

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Bellezza, storia, arte e cultura per unire e pacificare

Il teatro lirico Giuseppe Verdi di Trieste, punto di riferimento culturale del nostro paese, splendido monumento progettato dal Giannantonio Selva,  architetto del teatro la Fenice di Venezia e proseguito da Matteo Pertsch che lo completò ispirandosi al teatro la Scala di Milano, svetta come eccellenza internazionale e fiore all’ occhiello della città di Trieste e, ancora una volta si è distinto nella proposta artistica e nel percorso capace di coniugare tradizione, internazionalità, empatia ma anche innovazione e lo ha fatto in occasione della celebrazione della giornata internazionale della donna,  portando in scena “Rose”  progetto multidisciplinare che ha coniugato tutte le arti declinandole  al femminile, musica, danza, arte, moda, drammaturgia e voce. L’ evento  nasce da un idea del direttore  generale del teatro Antonio Tasca, sempre pronto a regalare momenti di qualità attraverso nuove sfide al pubblico e alla storia del teatro, coadiuvato dal direttore artistico Paolo Rodda e coordinato da Daniela Astolfi con la collaborazione  del conservatorio Tartini di Trieste  e il sostegno della Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Trieste.

L’ ideazione del  percorso narrativo è stato proposto ed affidato all’attrice e scrittrice Isabel  Russinova che ha elaborato  Rose, un percorso  drammaturgico con protagoniste tre donne che hanno segnato il cammino verso la conquista dei diritti e dell’ emancipazione femminile, tre personalità diverse ma legate dallo stesso coraggio, passione, determinazione e unite dal nome, Rose. Rose Luxemburg, filosofa e rivoluzionaria polacca, faro dell’ emancipazione femminile come lo è stata Rosa Parks,  ikona della lotta per diritti  volti all’ eguaglianza e  contro  il razzismo e  come Rosa Freedman,  unica sopravvissuta alla tragedia del rogo della Triangole  Factory di New York  nel 1911 , diventato uno dei simboli della giornata internazionale della donna, anche lei  ha lottato tutta la vita per l’ eguaglianza di genere e i diritti sul lavoro.  Rose ,che  Isabel Russinova  ha definito  narrazione per un concerto, vede le tre protagoniste storiche  intrecciarsi con l’Opera e   amalgamarsi  a Norma, Violetta (la Traviata) Giulietta ( Romeo e Giulietta ) e Mathilde ( Gugliemo Tell)in un percorso armonico ed affascinante costruito per emozionare ed interessare. La direzione dell’orchestra dell’ evento  è stata  affidata al Maestro Stephany Praduroux , già acclamata tra i talenti più interessanti del  panorama musicale. Al  coro, diretto da Paolo Longo, si sono alternate le voci di Nina Muho, Elisa Verzier, Kimika  Yamagiwa, Enrico Cossutta e il sassofono di Giovanna  Mastella.

I momenti di danza, che hanno avuto protagoniste Cler Bosco con Alessia Gardina, hanno arricchito l’evento, come anche le particolari, interessanti, suggestive opere della scultrice e pittrice Lisena Aresu  e gli abiti inconfondibili di Regina Schrecker, stilista internazionale tra le più riconosciute.  L’evento, proposto al pubblico attraverso l’ emittente Tele 4, che fa parte di quello che è considerato tra i primi network televisivi locali in Italia per ascolti, e presente anche in streaming, ha riscosso notevole successo e molto interesse da parte del pubblico tanto da spingere l’ emittente a riproporre la messa in onda  bissando il successo, a dimostrazione  che alta qualità, professionalità, passione ed eleganza uniscono generazioni e gusto del pubblico, mettendo d’accordo anche audience apparentemente lontani.  E’ il potere della cultura e della bellezza, elementi essenziali per il progresso dell’ umanità ed è ancora una volta  l’arte a stimolare e proporre riflessioni legate a temi sociali .  Il successo di Rose ora approda a Canale Europa, una delle più importanti piattaforme tv, con più di 50 Canali tematici  Live & on Demand, per incontrare nuovi consensi e pubblico celebrando la donna e il suo percorso verso i diritti, l’ eguaglianza e la parità di genere, per non dimenticare e mai abbassare la guardia.

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