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Basilio Cascella: l’arte senza tempo di un maestro abruzzese

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Tempo di lettura: 3 minuti

Dal verismo al simbolismo, dalla pittura alla ceramica monumentale, Basilio Cascella (1860-1950) ha attraversato il cuore dell’arte italiana con la forza di un talento innato e la curiosità instancabile di chi sa trasformare ogni materiale in poesia visiva.

di Laura Marà

Gli esordi e il viaggio verso l’arte

Nato il 1° ottobre 1860 a Pescara, da Francesco Paolo, sarto per signore, e Marianna Siciliano, Basilio Cascella mostrò fin da giovanissimo un’indole ribelle e ambiziosa: a soli quindici anni lasciò casa e lavoro per avventurarsi a piedi verso Roma in cerca di un destino che sentiva già vicino. Quattro anni di sacrifici, tra espedienti e fatiche quotidiane, lo portarono infine nello stabilimento litografico di Luigi Salomone, dove imparò i segreti dell’incisione e della grafica.

Napoli e gli incontri decisivi

Il suo viaggio artistico proseguì a Napoli, dove, sfruttando la sua abilità grafica, si guadagnò da vivere incidendo biglietti da visita e figurini di moda. Fu il contatto con grandi nomi dell’arte, come lo scultore Medardo Rosso e il pittore Vincenzo Irolli, a orientarlo verso la pittura, intuendo in lui un talento che non poteva restare confinato alla sola grafica.

Milano e la maturità artistica

Nel 1882 Cascella si trasferì a Milano e iniziò a lavorare nello “Stabilimento Litografico Borsino”. Qui, grazie all’incontro con il pittore Aleardo Villa, entrò nell’ambiente artistico della “Famiglia Artistica”, frequentando pittori di rilievo come Gaetano Previati e Filippo Carcano. Milano fu la culla della sua maturità artistica: esordì come pittore con opere di impronta verista, contaminandole di sfumature simboliste e padroneggiando tecniche diverse, dall’olio all’acquerello, dal pastello alla matita. Dal 1884 fino alla metà degli anni Novanta, partecipò alle più importanti mostre italiane, riscuotendo ovunque successo e riconoscimenti.

Illustrazione Abruzzese e l’impegno editoriale

Stampa 3d

Ma Cascella non fu solo pittore. Nel 1899 ideò e coordinò la rivista Illustrazione Abruzzese, curandone copertine, tavole interne e decori, collaborando con intellettuali abruzzesi di spicco come Giuseppe Romualdi, Vincenzo Bucci e Luigi Antonelli.

La ceramica e la maiolica monumentale

Dopo anni di pittura e grafica, tra il 1917 e il 1918 si trasferì a Rapino, in provincia di Chieti, dedicandosi alla ceramica, arte che riteneva più remunerativa e accessibile a un pubblico più vasto. Sotto la guida del maestro ceramista Fedele Cappelletti, studiò le tecniche del fuoco e dei colori, dando vita a grandi decorazioni murali che gli valsero il titolo di “iniziatore della maiolica monumentale”. Nel 1922 fu insignito dal Re del titolo onorifico di Maestro d’Arte, riconoscimento della sua maestria e della sua influenza sulla scena artistica italiana.

La dinastia Cascella

Per i suoi figli, Basilio Cascella è stato più di un artista: un patriarca di talento che ha trasmesso passione e visione. Come ricordava Michele Cascella, suo figlio: “A parer mio l’opera di mio padre resiste al tempo. È un’opera classica, senza epoca, salvo pochissimi richiami ai canoni della moda artistica del tempo”.

Il Museo Civico Basilio Cascella: custode di una dinastia artistica

Il Museo Civico Basilio Cascella di Pescara, inaugurato nel 1975 grazie all’iniziativa di Giuseppe Quieti, sorge nell’ex stabilimento litografico fondato dallo stesso Basilio nel 1895. Situato nel quartiere Porta Nuova, cuore pulsante della città, il museo ospita una collezione di circa 600 opere che raccontano l’evoluzione della famiglia Cascella, protagonista dell’arte italiana tra XIX e XX secolo.

Tra le opere esposte, spicca il capolavoro Il bagno della pastora, realizzato da Basilio nel 1903 e recentemente restaurato grazie al progetto Art Bonus. La collezione comprende anche lavori dei figli Tommaso, Michele e Gioacchino, nonché dei nipoti Andrea e Pietro, offrendo una panoramica completa della produzione artistica della dinastia.

Il museo è gestito dalla Fondazione Genti d’Abruzzo e rappresenta un punto di riferimento per gli appassionati d’arte e per chi desidera immergersi nella storia culturale dell’Abruzzo. (museocascella.it, artbonus.gov.it)

 L’eredità immortale di Basilio Cascella

Oggi, a oltre settant’anni dalla sua scomparsa, Basilio Cascella resta una figura centrale nell’arte italiana, capace di coniugare tradizione e modernità, pittura e ceramica, verismo e simbolismo. La sua opera, ancora viva nelle tele, nelle maioliche e nel museo a lui dedicato, continua a ispirare artisti e appassionati, ricordandoci che l’arte autentica non conosce tempo né confini.

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