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Punta Aderci: il gioiello selvaggio dell’Abruzzo che conquista i viaggiatori

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Tempo di lettura: 3 minuti

A pochi chilometri da Vasto, lungo la costa dei Trabocchi, si estende la Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci, un angolo d’Abruzzo dove la natura domina incontrastata.

di Laura Marà

A pochi chilometri da Vasto, lungo la costa dei Trabocchi, si estende la Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci, un angolo d’Abruzzo dove la natura domina incontrastata. Istituita nel 1998, è stata la prima riserva costiera della regione, oggi tutelata per preservare un paesaggio che alterna spiagge dorate, promontori rocciosi e tratti di macchia mediterranea. Un paradiso di 285 ettari, dal lido di Punta Penna alla foce del fiume Sinello, che attira escursionisti, fotografi e amanti del mare.

Un paesaggio che incanta

Qui l’Adriatico mostra il suo volto più autentico: acque cristalline, fondali ricchi di vongole e granchi, e una costa che sfuma dalla sabbia sottile alle baie di ciottoli.

Dalla spiaggia di Punta Penna, una gradinata porta sulla sommità del promontorio di Punta Aderci, a 26 metri sul livello del mare. Da qui la vista abbraccia l’intera riserva e, nelle giornate terse, i profili dei tre parchi nazionali abruzzesi – Majella, Gran Sasso-Laga e Monti Sibillini – si stagliano all’orizzonte. Al tramonto, il panorama diventa un quadro.

Itinerari tra mare e terra

Proseguendo lungo il sentiero costiero si raggiunge la spiaggia di Mottagrossa, più selvaggia e solitaria, ideale per chi cerca quiete e natura incontaminata. Un percorso panoramico sopraelevato di circa 3 chilometri, praticabile a piedi o in bicicletta, collega i vari punti di interesse: pinete a picco sul mare, vallate silenziose e tratti di macchia mediterranea.

Durante l’estate, il Punto Informativo di Punta Penna offre canoe per escursioni costiere e mountain bike per esplorare dune e sentieri. La riserva è aperta tutto l’anno e l’accesso è libero, mentre le visite guidate possono essere prenotate per scoprire i segreti di questo ecosistema unico.

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Flora e fauna: un ecosistema da scoprire

La Riserva di Punta Aderci ospita una biodiversità sorprendente, dove ogni angolo racconta una storia di vita. Tra le dune e le zone umide si muove il fratino, piccolo uccello costiero dal piumaggio mimetico, simbolo della riserva, facilmente riconoscibile per il suo richiamo acuto e i voli rapidi vicino al suolo. Non è l’unico abitante: aironi, svassi, sterne e cormorani popolano i cieli e le acque, mentre lungo i sentieri si incontrano ricci, conigli selvatici e varie specie di rettili e insetti. La vegetazione è altrettanto ricca: dalla macchia mediterranea spuntano mirto, giglio marino, eringio, sparti, convolvoli e silene colorata, oltre al ginestrino delle sabbie, pianta simbolica delle dune. Questa varietà rende la riserva non solo un paradiso per chi ama il mare e il trekking, ma anche un osservatorio naturale di flora e fauna mediterranea intatta.

Esperienze per ogni viaggiatore

A Punta Aderci sono tantissime le attività da svolgere: birdwatching lungo i canneti, trekking sulle falesie, escursioni in barca con sosta per il bagno, o semplicemente contemplare il silenzio di una natura che resiste.

Un invito a rallentare

Punta Aderci non è una spiaggia da mondanità, ma un invito a riscoprire il tempo lento: il rumore delle onde, il profumo del mirto, la luce che cambia colore al tramonto. Un luogo dove il turismo è rispettoso, le attività sono sostenibili e ogni visita lascia più ricchezza interiore che impronte sulla sabbia.

Se cercate un’esperienza autentica, tra mare e natura, questo angolo d’Abruzzo vi aspetta.

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