Italiani nel Mondo
Il potere del Translanguaging, una risorsa per la comunicazione multilingue – The Power of Translanguaging, a Resource for Multilingual Communication

Il potere del Translanguaging – una risorsa per la comunicazione multilingue
di Carmelina Micallef
In un mondo complesso e in continua evoluzione, il multilinguismo sta diventando la norma piuttosto che l’eccezione. Le aule sono piene di studenti provenienti da diversi contesti linguistici, ciascuno dei quali porta con sé le proprie lingue, dialetti, culture e esperienze uniche. Come educatori e genitori, abbiamo sia la responsabilità, che l’opportunità di andare oltre i metodi d’insegnamento monolingue tradizionali e adottare strategie che supportano gli studenti multilingui. Una delle strategie più efficaci in questo sforzo è il “Translanguaging,” che incoraggia gli studenti a utilizzare tutte le loro lingue con flessibilità per migliorare le loro esperienze sia a scuola che al di fuori di essa.
In qualità di educatrice bilingue che ha assistito in prima persona all’impatto positivo del translanguaging, sono una ferma sostenitrice di questo approccio e spiegherò brevemente perché ne traggono beneficio tutti.
Una persona bilingue, non ha semplicemente due lingue distinte; possiede un insieme di risorse linguistiche da cui attinge in base al contesto. Questa collezione è molto preziosa all’istruzione, poiché supporta gli studenti nell’apprendimento di una seconda lingua e nell’interazione con situazioni di apprendimento diversificate.
Quando possibile, consentire agli studenti di scrivere testi personali in entrambi le lingue, o di esprimersi verbalmente con un tempo di riflessione non affrettato, è estremamente importante in quanto consente loro di esprimersi in modo più autentico. Inoltre, possiamo incoraggiare attività di ricerca che coinvolgano le famiglie, integrando in modo significativo le loro lingue madri. Sebbene esistano molte strategie efficaci, questo non è il contesto ideale per esaminarle in dettaglio.
Il translanguaging è particolarmente vantaggioso anche per gli adulti al di fuori dei contesti scolastici, poiché permette loro di combinare la lingua madre con quella usata quotidianamente, facilitando l’integrazione sia nella vita sociale che in ambiti professionali, come le aziende e altri contesti lavorativi. Sfruttando le conoscenze ed esperienze già acquisite, possono consolidare le nuove competenze collegandole a ciò che già sanno, rendendo l’apprendimento più fluido e applicabile alle situazioni reali. Questo approccio favorisce una maggiore sicurezza nell’affrontare sia le sfide personali che quelle professionali, migliorando le loro capacità comunicative in modo naturale.
Il translanguaging non riguarda solo il passaggio da una lingua all’altra. É uno strumento potente che aiuta le persone a comprendere le informazioni in modo più profondo e a interpretare il proprio ambiente. Per le persone multilingui, la fusione delle lingue plasma il loro modo di pensare e di esprimersi, anche in contesti formali. Le loro conoscenze non dovrebbero essere viste come pezzi separati, perché non lo sono. Tutte le lingue o i dialetti che parlano, siano essi della madre, del padre o della scuola, interagiscono per creare una comprensione più ricca di chi sono e di come percepiscono la realtà.
Quando gli studenti multilingui vengono giudicati con criteri monolingue, il rischio è che le loro capacità vengono sottovalutate o mal interpretate. Questo succede perché il loro modo di esprimersi e apprendere può essere diverso da quello degli studenti che parlano una sola lingua. Di conseguenza, potrebbero essere percepiti come meno capaci o meno preparati, anche se in realtà comprendono bene, ma non hanno ancora sviluppato le competenze linguistiche necessarie per esprimersi con la stessa scioltezza degli altri.
Quando accade questo, gli studenti multilingui possono sentirsi emarginati e sperimentare un calo di autostima, il che influisce negativamente sulla loro partecipazione attiva in classe. La pressione a conformarsi a criteri che non valorizzano la loro diversità linguistica e culturale può portarli a ritirarsi emotivamente o a perdere interesse non solo per una materia specifica, ma per l’intero percorso scolastico. E questo vale per qualsiasi lingua, senza distinzione.
Sfortunatamente, molti educatori non riconoscono l’importanza di un approccio globale dell’apprendimento linguistico. Alcuni insegnanti si chiedono come poter implementare una didattica inclusiva come il translanguaging senza una conoscenza approfondita delle lingue parlate dagli studenti. Questo dubbio è comprensibile, ma il punto di forza del translanguaging risiede proprio nella sua applicabilità, poiché sono gli studenti stessi che attraverso questo approccio diventano protagonisti attivi del loro apprendimento. Il ruolo dell’insegnante è quello di facilitare gli spazi di riflessione, offrendo ai ragazzi la fiducia necessaria per sperimentare e costruire significati in modo autonomo.
In passato, era ampiamente diffusa la convinzione che esporre i bambini a più lingue avrebbe creato “confusione” e reso più difficile per loro padroneggiare una lingua in particolare. Fortunatamente, ora sappiamo che questa convinzione è superata e smentita dalle ricerche moderne. Imparare più lingue non causa affatto confusione; al contrario, aumenta la capacità del cervello di concentrarsi, elaborare informazioni, risolvere problemi e meglio connettersi con gli altri.
Molti italiani di seconda e di terza generazione, sia in Italia che all’estero, possono aver “vissuto” l’italiano nelle loro case, ma spesso mancano di fluidità a causa di ambienti dominati da altre lingue, com l’inglese, lo spagnolo o altre. In queste situazioni, il translanguaging offre loro un’opporutnità significativa per riscoprire e riconnettersi con le proprie radici culturali, integrando la lingua dominante del loro contesto con l’italiano. In questo modo, anche per loro si svilupperebbe un senso di appartenenza più profondo, con maggiore apprezzamento delle esperienze non solo linguistiche ma anche culturali dei loro antenati.
In conclusione, questi studenti non sono semplicemente “studenti” nel senso tradizionale del termine. Sono persone arricchite da esperienze culturali diverse, pronte a condividere le loro lingue e tradizioni. Attraverso il translanguaging si creano opportunità di apprendimento reciproco che hanno il potere di unire intere comunità. Come educatori, è nostra responsabilità supportarli nella creazione di ambienti in cui questo scambio possa avvenire. Ambienti da cui possiamo anche imparare.


The Power of Translanguaging – A Resource for Multilingual Communication
by Carmelina Micallef
In our increasingly complex world, multilingualism is becoming the norm rather than the exception. Classrooms are filled with students from various linguistic backgrounds, each bringing their own languages, dialects, cultures and unique experiences. As educators and parents, we have both the responsibility and the opportunity to move beyond traditional monolingual teaching methods and adopt strategies that support our multilingual students. One of the most effective strategies is “Translanguaging,” which encourages students to use all their languages flexibly to enrich their experiences both inside and outside the classroom.
As a bilingual educator who has seen the positive impact of translanguaging firsthand, I am a firm believer in this approach and would like to briefly explain how it benefits everyone involved.
Bilingual people don’t just have two distinct languages; they possess a collection of linguistic resources that they draw upon depending on the context. This collection is incredibly valuable in education, as it supports students in learning a second language and helps them engage with diverse learning situations.
Whenever possible, allowing students to write short personal texts in both languages or giving them time to reflect and speak without rushing can be incredibly beneficial. This practice validates their language skills and allows them to express their ideas more authentically. Additionally, we can encourage research activities that involve families, integrating their mother tongues in meaningful ways. While there are many effective strategies that can be used, this might not be the best place to discuss them in detail.
Translanguaging is also particularly beneficial for adults outside of school, as it allows them to combine their mother tongue with the language they use daily. This combination helps with social integration and professional contexts, such as workplaces. By drawing on their existing knowledge and prior experiences, individuals can strengthen new skills by connecting them to what they already know. This approach makes learning smoother and more relevant to real-life situations, helping them feel more confident when facing personal and professional challenges.
Translanguaging is not just about switching from one language to another. It’s a powerful tool that helps individuals in understanding information more deeply and interpreting their surroundings. For multilingual individuals, the blending of languages shapes how they think and express themselves, even in formal contexts. Their knowledge shouldn’t be seen as separate pieces because it isn’t. All the languages or dialects they speak, whether from their mother, father, or school, interact to create a richer understanding of who they are and how they perceive reality.
When multilingual students are assessed using monolingual criteria, there’s a real risk that their abilities are undervalued or misunderstood. This misunderstanding occurs because their way of expressing themselves and learning may differ from that of monolingual students. As a result, they might be perceived as less capable or less prepared, even if they understand the material well but haven’t developed the linguistic skills needed to express themselves as fluently as others “yet”.
When this happens, multilingual students might feel left out and experience a drop in self-esteem, which negatively affects their participation in class. The pressure to conform to standards that don’t recognise their linguistic and cultural diversity can lead them to withdraw emotionally or lose interest, not just in a specific subject but in their entire educational experience. This is true for any language, without exception.
Sadly, many educators fail to recognise the significance of a holistic approach to language learning. Some teachers wonder how they can implement inclusive teaching practices like translanguaging without having a deep understanding of the languages spoken by their students. This is a valid concern, but the strength of translanguaging lies in its practicality. Students become active participants in their activities through this approach, and the role of the teacher is to create spaces for reflection, giving students the confidence to explore for themselves and build their own meanings.
In the past, it was commonly believed that exposing students to multiple languages would create “confusion” and hinder their mastery of a specific language. Fortunately, we now know that this belief is outdated and contradicted by modern research. Learning multiple languages does not cause confusion; rather, it improves the brain’s ability to focus, process information, solve problems, and connect better with others.
Many second and third-generation Italians, both in Italy and abroad, may have “experienced” Italian in their homes in some form, but often lack fluency due to environments dominated by other languages such as English, Spanish, or other. In these cases, translanguaging provides a valuable opportunity to rediscover and reconnect with their cultural roots, integrating the dominant language of their context with Italian. This process can promote a stronger sense of belonging and a greater appreciation for the linguistic and cultural experiences of their ancestors in a natural way.
In conclusion, these students are not just “students” in the traditional sense of the term. They are individuals enriched by diverse cultural experiences, eager to share their languages and traditions. Through translanguaging, opportunities for reciprocal learning are created that have the power to unite entire communities. As educators and parents, it is our responsibility to support them in creating environments where this exchange can take place. Environments from which we can also learn.