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L’Aquila celebra Mario Magnotta con un murale, omaggio all’icona degli scherzi telefonici

L’opera, lunga 8 metri e alta oltre 4, si affaccia sull’ex Istituto tecnico commerciale “Luigi Rendina” e ritrae il volto di Magnotta accompagnato dalla scritta “Dedicato a tutti i semplici cittadini”.
di Laura Marà
Un’opera monumentale davanti al polo scolastico di Colle Sapone
A L’Aquila è stato svelato un murale gigante dedicato a Mario Magnotta, il bidello diventato celebre per uno degli scherzi telefonici più noti d’Italia. L’opera, lunga 8 metri e alta oltre 4, si affaccia sull’ex Istituto tecnico commerciale “Luigi Rendina” e ritrae il volto di Magnotta accompagnato dalla scritta “Dedicato a tutti i semplici cittadini”.
Un omaggio che non vuole solo ricordare un personaggio entrato nella cultura popolare, ma anche celebrare l’ironia e la resilienza di chi, con semplicità, ha saputo lasciare il segno negli anni ’80.
Lo scherzo che ha fatto la storia
Il murale sorge proprio davanti all’ex Istituto “Luigi Rendina”, dove Magnotta lavorava come bidello: un legame diretto con la sua vita e la sua storia. Tutto ebbe inizio nel 1987, dopo la separazione dalla moglie, che si portò via una lavatrice San Giorgio. Due suoi ex studenti, Antonello De Dominicis e Maurizio Videtta, iniziarono a telefonargli fingendosi dirigenti e impiegati di una fantomatica ditta coinvolta nella vicenda della lavatrice.
Gli scherzi consistevano nel sommergere Magnotta di contratti, richieste e clausole assurde legate a un oggetto immaginario, in una escalation di situazioni surreali e comiche. Il culmine arrivò il 16 settembre, oggi ricordato come il “Magnotta Day”: un falso commerciante lo accusò di avergli rubato l’esclusiva commerciale della lavatrice, scatenando la celebre risposta “mi iscrivo ai terroristi”. Le registrazioni di quella telefonata divennero virali, girando in tutta Italia migliaia di volte, molto prima dell’era di internet e dei social network.
L’inaugurazione tra istituzioni, famiglia e ricordi
Il murale porta la firma dell’artista aquilano Daniele Gottastia, che ha voluto fissare su parete il ricordo di un uomo capace di ribellarsi con ironia alle ingiustizie. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il sindaco Pierluigi Biondi, la figlia Romina Magnotta, i due autori degli scherzi e il regista Alessio De Leonardis, attualmente al lavoro sul docufilm Semplice cliente.
Nel suo intervento, il sindaco ha definito Magnotta un “combattente gentile”, esempio di intelligenza e calma in un mondo dominato da messaggi aggressivi. De Dominicis ha ricordato la diffusione capillare delle cassette con le registrazioni, che alimentò la leggenda. Videtta, invece, ha lanciato un appello: trasformare la casa di Magnotta in museo, per salvaguardare il valore culturale legato alla sua figura.
L’evento ha ribadito come gli scherzi di Magnotta abbiano regalato leggerezza e sorriso anche in momenti difficili, diventando una sorta di terapia collettiva.
Un simbolo per la città e per i semplici cittadini
L’opera colpisce per le sue dimensioni e per un dettaglio ironico: una maxi banconota da 480.000 lire, cifra che richiama il prezzo della lavatrice al centro degli scherzi. Il volto di Magnotta, grande e ben visibile, domina la scena insieme alla dedica “a tutti i semplici cittadini”.
Un messaggio che va oltre la vicenda personale, celebrando il coraggio di chi non si lascia sopraffare da burocrazia e prepotenza.
Si racconta che nei sotterranei della scuola esistesse un piccolo appartamento, quasi grande quanto il murale stesso, dove Magnotta trovava rifugio. Un dettaglio intimo che rafforza il legame profondo tra l’uomo e il luogo scelto per l’omaggio.
Il murale non è solo un ricordo, ma anche un messaggio alle nuove generazioni: la storia di Magnotta parla di ironia, ingegno e resistenza, senza artifici o scenari grandiosi. Oggi, davanti al polo scolastico di Colle Sapone, cittadini e visitatori possono fermarsi ad ammirare un tributo che entra nel cuore della città, tenendo viva una pagina unica della cultura popolare italiana.