Attualità
In Campania è legge l’obbligo di corsi sulla comunicazione col paziente per il personale delle aziende sanitarie

Approvata dal Consiglio Regionale della Campania la proposta di Legge che rende obbligatori i corsi sulla comunicazione col paziente per il personale delle aziende ospedaliere e territoriali della Campania, un modello da esportare in tutte le regioni.
di Angela Celesti
Una legge che ha avuto un lungo travaglio. Un argomento “Il dialogo medico-paziente” al centro dell’attenzione della prof.ssa Rosa Ruggiero – docente di Master in Management per la formazione, prevenzione e comunicazione in Sanità presso la Federico II di Napoli – che con grande lungimiranza ha portato avanti la proposta di una formazione articolata e obbligatoria in tema di comunicazione tra medico e paziente per i futuri medici e infermieri, nel percorso di studio universitario. Una legge proposta al Senato della Repubblica nel 2019 che aspettava una calendarizzazione che ora, anche se solo in Campania, è venuta alla luce.
“Un vantaggio etico – afferma la Ruggiero – per qualsiasi persona ammalata che ha bisogno di essere accolta, con una reale presa in carico da parte del curante, un insegnamento intrinseco alla figura professionale di un medico. Ma l’aspetto che attrae della proposta di legge è in ambito gestionale e manageriale, alla luce delle tante aggressioni verso operatori sanitari, medici del pronto soccorso e personale infermieristico. Costoro vedono nella legge uno strumento per poter affrontare, con una preparazione adeguata e specializzata, la gestione di situazioni che spesso proprio a causa dell’inadeguatezza, sfociano in controversie, aggressioni e denunce che gravano economicamente sul sistema sanitario già compromesso. Un vantaggio utile per una migliore gestione delle risorse economiche e umane che, stando alle statistiche, diminuirebbe del 10,15 per cento le aggressioni in ambito sanitario.
Un progetto nato, diversi anni fa, come afferma la prof.ssa Ruggiero in una mia intervista su Net Web Radio: “Quando mi fu chiesto di organizzare, presso l’Università Vanvitelli di Napoli, un corso di Attività Didattica di Elezione (ADE), afferente alla comunicazione tra medico e paziente, accettai di buon grado la proposta, destinata a un numero sparuto di studenti del terzo anno di medicina. Un “argomento di nicchia”, pensai, per un numero massimo di 30 allievi, ma contrariamente alle mie aspettative il corso ne attrasse un numero altissimo (circa 300 ragazzi). Un interesse da parte dei giovani studenti che fece intravedere la “necessità” di affrontare un tema importante nel loro percorso di studi anche nell’Ateneo Federico II. Un focus incentrato sulla necessità di stare al passo con i tempi in tema di “dialogo”, carente di un adeguamento nel percorso di studi, diversamente da quanto accade per le tecnologie che, in 20 anni, hanno rivoluzionato la diagnostica, le terapie e gli approcci nella cura. Un argomento, il dialogo, nato già con Ippocrate ma che, purtroppo, non è stato al centro della stesura dei programmi ministeriali della Facoltà di Medicina. Un aspetto tralasciato o dato per scontato che invece oggi si fa largo nel nuovo concetto di cura a “360 gradi”, un approccio multidisciplinare che non prescinda mai dalla persona in una visione più “olistica” e non soltanto “anatomistica” della medicina.
Una legge, quindi, che mai come ora finalmente si affaccia (anche se solo in Campania) nelle aule universitarie di medicina e nel percorso formativo di molti infermieri che vivono più tempo con il paziente, per le caratteristiche della loro figura professionale.
Una legge voluta fortemente dalla prof.ssa Ruggiero e attuata dall’onorevole Giovanni Porciello della regione Campania che obbliga i futuri medici e infermieri a integrare le proprie conoscenze tecnico-professionali con quelle relazionali.
Soltanto un anno fa, la mia intervista alla prof.ssa Ruggiero, che con molta animosità e speranza mi raccontava del suo progetto che finalmente è stato realizzato. Un tema che ha raccolto nel suo libro Dall’ascolto al dialogo, comunicazione medico paziente pubblicato nel 2022 (Giuseppe De Nicola Editore)), un libro che rende il lettore consapevole che il confronto medico-paziente non può essere lasciato alla buona volontà dei singoli, ma è un processo su cui lavorare molto, partendo da una formazione specifica che dovrebbe riguardare tutti i futuri medici.