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Francis Ford Coppola ricoverato a Roma per un intervento al cuore: «Mi affido all’eccellenza italiana»

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Tempo di lettura: 3 minuti

Il regista premio Oscar, in Italia per promuovere il suo ultimo film Megalopolis, è sotto osservazione al Policlinico di Tor Vergata, dove si è rivolto a uno dei massimi esperti mondiali nella cura delle aritmie cardiache.

di Laura Marà

Francis Ford Coppola, icona del cinema mondiale, è ricoverato da ieri al Policlinico di Tor Vergata a Roma, per un intervento programmato al cuore. Niente emergenze o urgenze, ma un’operazione, nello specifico, un’ablazione della fibrillazione atriale prevista da tempo e pianificata con la massima discrezione. Una leggera aritmia rilevata poco prima dell’intervento ha spinto i medici a rimandare di qualche giorno la procedura e a tenerlo in osservazione, come misura precauzionale.

Coppola, apparso sereno e attivo fino a poche ore prima del ricovero, era rientrato in Italia dopo aver partecipato, solo domenica scorsa, a un evento di promozione negli Stati Uniti, a Portland. L’ultima storia pubblicata sul suo profilo Instagram risale proprio alla mattina del viaggio intercontinentale, segno che il regista era vigile e connesso, e apparentemente tranquillo sul proprio stato di salute.

Perché il regista ha scelto Roma: l’intervento con una tecnica d’avanguardia, firmata Andrea Natale

Per affrontare l’intervento, Coppola ha deciso di affidarsi a uno dei più stimati cardiochirurghi del mondo, il professor Andrea Natale, da poco nominato Professore Ordinario di Cardiologia all’Università di Tor Vergata. È stato lo stesso regista a citarlo pubblicamente in un post, spiegando i motivi della sua scelta: «Dovevo sottopormi a un’ablazione della fibrillazione atriale e ho scelto di affidarmi al luminare di questa tecnica, il dottor Andrea Natale».

Una fiducia ben riposta: Natale è considerato un pioniere dell’elettrofisiologia cardiaca, con oltre vent’anni di attività tra Stati Uniti e Italia. Per dieci anni ha diretto il Dipartimento di Elettrofisiologia Cardiaca alla prestigiosa Cleveland Clinic, la stessa dove nel 2006 fu operato anche Silvio Berlusconi per un disturbo del ritmo cardiaco.

Nel novembre 2024, il professor Natale ha eseguito per la prima volta a Tor Vergata un intervento di ablazione transcatetere con la tecnica di Pulsed Field Ablation (PFA), la stessa che verrà impiegata su Coppola. Si tratta di una procedura di frontiera, che sfrutta impulsi elettrici invece del calore per eliminare in modo selettivo le cellule cardiache malate, riducendo al minimo i danni ai tessuti sani. È una tecnologia adottata oggi solo in pochi centri altamente specializzati in Italia.

Dalla Basilicata a Hollywood: radici italiane e nuove orizzonti

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Non stupisce che Coppola abbia scelto l’Italia per affrontare questo delicato passaggio. Il regista ha da sempre un rapporto privilegiato con il nostro Paese, in particolare con la Basilicata, terra d’origine della sua famiglia. Il nonno Agostino, infatti, partì da Bernalda (Matera) per l’America all’inizio del Novecento. Coppola ha mantenuto vivo quel legame, tanto da diventare cittadino onorario del borgo e da acquistare una residenza dove torna spesso a trascorrere le vacanze.

Anche quest’estate, prima del ricovero, il regista si trovava in Italia per una doppia missione: la promozione del suo ultimo film e la ricerca di location per un nuovo progetto cinematografico, previsto per l’autunno. A metà luglio, è stato tra i protagonisti dell’anteprima del Magna Graecia Film Festival a Soverato, in Calabria. In quell’occasione, aveva condiviso con i giovani presenti una riflessione positiva e quasi profetica:

«I giovani mi dicono che il mondo è un disastro, ma io rispondo che non c’è nessun problema che l’uomo non possa risolvere. Dobbiamo costruire un nuovo grande futuro. E stasera facciamo un salto nel futuro».

Megalopolis e l’attesa per Venezia

Il “salto nel futuro” lo racconta nel suo ultimo film, Megalopolis, un’opera ambiziosa e visionaria, ambientata in una metropoli immaginaria chiamata New Roma, ispirata proprio all’architettura e allo spirito della classicità italiana. Il film, interamente autofinanziato con un budget di 120 milioni di dollari, è stato presentato al Festival di Cannes 2024, dove ha suscitato reazioni contrastanti tra entusiasmo e perplessità.

Accanto al film, è stato realizzato anche un documentario: Megadoc, diretto da Mike Figgis, che racconta la genesi e le sfide del progetto. Il documentario debutterà alla Mostra del Cinema di Venezia, dove è attesa anche la presenza dello stesso Coppola.

Ora non resta che augurare al maestro una pronta guarigione, con la speranza di rivederlo presto, in forma, al lavoro su nuovi set e nuovi sogni.

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