Egitto, Mansour giura come presidente ad interim

Dopo il golpe il Paese rischia la guerra civile.

Roma, 4 luglio – Golpe in Egitto. Mohammed Morsi non e’ piu’ il presidente dopo che ieri e’ stato destituito dall’ esercito. Nel pomeriggio il ministro della difesa, generale Abdul Fattah al-Sissi, ha annunciato la decisione dopo il fallimento delle trattative proprio con Morsi per lasciare il potere. Alla notizia in piazza Tahrir e’ scoppiata la festa, ma sono almeno 10 i morti negli scontri scoppiati tra manifestanti pro e contro Morsi.
Ecco la road map annunciata ieri dal capo dell’esercito e ministro della Difesa generale Abdul Fattah al-Sissi: sospensione temporanea della Costituzione; il capo della Corte costituzionale seguirà gli affari correnti fino all’elezione di un nuovo presidente; formazione di un governo di tecnici; la Corte Costituzionale comincierà a preparare nuove elezioni presidenziali. 
E gia’ oggi il presidente della Corte costituzionale egiziana, il giudice Adly Mansour, ha giurato come presidente ad interim. “I Fratelli musulmani sono parte della nazione – ha detto nella sua prima dichiarazione rilasciata al sito del quotidiano Al-Arham. Poi l’invito a “condividere la costruzione della nazione”. 
Secondo quanto riferito dall’agenzia di Stato, ieri il leader dei Fratelli musulmani, Saad el Katatni, e il capo dei parlamentari dello stesso partito, al Bayumi, sono stati arrestati. Altre fonti parlano di ordini di arresto per 300 membri del partito. Mentre la Procura egiziana avrebbe ordinato l’arresto della guida spirituale della Fratellanza Mohamed Badie e del suo vice Khairat el Shater. Lo hanno riferito fonti giudiziarie e militari.
Ma l’Egitto, al momento, rimane una poveriera. La tensione, infatti, e’ altissima, anche per il rischio di una guerra civile. Preoccupazione per la situazione nel Paese arriva anche dall’America. Il presidente Barack Obama ha auspicato un “rapido e pieno ritorno a un governo democratico” ma avvertendo che il golpe mette a rischio gli aiuti militari.
Morsi, intanto, secondo quanto riferito da fonti della sicurezza, e’ trattenuto dalle autorita’ e trasferito sl ministero della Difesa. A quanto si apprende, l’ex presidente egiziano potrebbe essere perseguito.