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Ambiente & Turismo

Trasporti: Mele (Sfbm), certificata sicurezza idrobiometano con 60% di idrogeno, soluzione strategica, carbon negative e già utilizzabile

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Il Prof. Marco Mele, Amministratore Unico di SFBM: “i veicoli alimentati con biometano ed idrogeno non solo azzerano le emissioni ma diventano carbon negative, contribuiscono cioè a rimuovere più CO₂ dall’atmosfera di quanta ne producano per ogni chilometro percorso”.

“È stato pubblicato il report finale, certificato dal Cnr, delle prove sperimentali effettuate per verificare il comportamento delle bombole in acciaio attualmente utilizzate per la mobilità a metano in presenza di miscele contenenti idrogeno. I test hanno confermato che percentuali fino al 60% di idrogeno miscelato con gas naturale non compromettono in alcun modo la sicurezza delle bombole”.

Lo annuncia il Prof. Marco Mele, Amministratore Unico di SFBM.

“Si tratta di una svolta tecnica e strategica di enorme rilievo, non solo in ambito nazionale. Siamo in presenza di una soluzione immediatamente applicabile, che non richiede alcuna modifica né ai veicoli né alle infrastrutture esistenti, e che può contribuire in maniera decisiva alla decarbonizzazione dei trasporti. I veicoli a metano già circolanti sono compatibili con queste miscele, non serve fare alcuna conversione e non c’è alcun costo per l’utente”. “Sul piano ambientale – sottolinea Mele – i risultati sono sorprendenti. L’Italia è già all’avanguardia: il 100% del metano usato nei veicoli oggi è biometano. Se a questo si aggiunge l’idrogeno verde, il risultato è che i veicoli alimentati con biometano ed idrogeno non solo azzerano le emissioni ma diventano carbon negative, contribuiscono cioè a rimuovere più CO₂ dall’atmosfera di quanta ne producano per ogni chilometro percorso. Questo è un punto cruciale: nessun altro sistema di mobilità può vantare questo livello di sostenibilità reale. I veicoli elettrici – chiarisce – vengono definiti a zero emissioni solo perché la normativa considera le emissioni allo scarico, ignorando le emissioni generate dalla produzione dell’energia elettrica”.  “E’ bene ricordare che la produzione di biometano in Italia è già abbondante. Dal punto di vista economico usare il biometano significa non dover importare gas da altri Paesi e valorizzare le filiere agricole e zootecniche”, conclude.

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