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Cinema & Teatro

Due giorni di Cinema Arte e Cultura Iraniana in scena a Roma con la Rete del Caffé sospeso nelle case di TEHR e SPIRITECO

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Due giorni dedicati al cinema, arte e cultura iraniana, con proiezioni, conversazioni, incontri e dibattiti  a Roma grazie alle collaborazioni e partnership tra La Rete del Caffé sospeso, ideata dal Festival dei Diritti Umani di Napoli diretto da Maurizio Del Bufalo, con TEHR Festival, il festival che parla di diritti umani attraverso le arti e  il format SPIRITECO.

di Macri Martinelli Carraresi

Due giorni dedicati al cinema, arte e cultura iraniana, con proiezioni, conversazioni, incontri e dibattiti , è accaduto a Roma grazie alle collaborazioni e partnership tra La Rete del Caffé sospeso, la  rete solidale che da voce a chi non ne ha, ideata dal Festival dei Diritti Umani di Napoli diretto da Maurizio Del Bufalo, che si dirama, grazie ai suoi associati,  in tutta Europa, con TEHR Festival, il festival che parla di diritti umani attraverso le arti e  il format SPIRITECO, che affronta tematiche sociali incoraggiando la spiritualità. Le iniziative romane presentate da Fondazione Mira e l’Ufficio Cultura del Vicariato di Roma, con la collaborazione delle Università IAR (Istituto Armando Curcio ) e UNINT e gli Stati Generali delle Donne, si sono svolte il 9 e il 10 ottobre e rispettivamente, lo speciale TEHR Cinema al Cinema Azzurro Scipioni, Sala storica della Capitale dedicata al cinema indipendente e d’autore e SPIRITECO,  presso la Galleria dei Miracoli.

Il programma degli appuntamenti, curato dal direttore artistico Isabel Russinova, ha proposto, oltre alle visioni di alcune opere di Mehrdad Hasani e Hussein Pirelmi, protagonisti degli incontri, anche dibattiti e conversazioni, e a quello svoltosi all’Azzurro Scipioni, più indirizzato al cinema, hanno partecipato Fabio Del Greco, regista, autore e Patron della piattaforma indipendente INDIECINEMA, Antonio Flamini, direttore artistico di molti Festival di Cinema indipendente ( Roma Africa Film Festival, Nordic Film Ferstival, Terra di Siena International Film Festival, Miami Cinema Italy Italian Film Festival, India Film Festival)  e Raf Pagnotta, distributore ed esercente cinematografico (Galassia Cinema). Dopo domande incrociate tra relatori e ospiti,  il pubblico ha potuto seguire le proiezioni dei film dei cineasti iraniani.

L’evento alla Galleria dei Miracoli  invece si è concentrato  su conversazione ed approfondimenti, partendo dal titolo, “Le arti uniscono i Credo?”  A dibattere con gli ospiti iraniani il teologo cristiano Monsignor Giuseppe Lorizio, la teologa islamica Shahrzade Houshmand e la giornalista, scrittrice Souad Sbai, moderati dal giornalista Paolo Tripaldi ( AGI), al termine si sono incrociate tante domande da parte dell’attenta platea presente. Entrambi gli eventi hanno trovato il calore di un pubblico numeroso ed interessato che ha seguito con passione gli interventi e le proiezioni dei film dei due artisti iraniani.

Le opere dei due cineasti sono state molto apprezzate, non solo per gli interessanti contenuti che hanno trattato ma anche per la bellezza delle immagini e  l’ottima confezione  delle proposte. Ecco un breve accenno dei contenuti dei loro lavori: Freedom Morning, un’opera del 2023 di H. K. Pirelmi, racconta la struggente volontà di una figlia di voler rivedere al più presto il padre ancora ingiustamente in carcere, il suo desiderio anima un sogno che ha protagonista un canarino in gabbia: quando il canarino sarà libero, lo sarà anche il padre così annuncia il sogno. L’autore è Hussein K. Pirelmi, lui è nato a Teheran nel 1988 e, dopo studi e laurea umanistici, si è dedicato alla scrittura, al teatro e al cinema, dal 2017 al 2020 ha diretto il Center of Writers and Critica of the performing Arts Associations of Teheran  Province, ha al suo attivo diverse pubblicazioni e testi di teatro.

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La sua più grande passione è quella di insegnare le arti ai più giovani per formarli alla bellezza dell’anima. The Silent( 2014), Daugther (2016) e  Adjustment (2023) sono invece le opere di Mehrdad Hasani, giovane talentuoso artista che si muove tra arte, scultura, fotografia e cinema portando in ognuna di queste discipline risultati di grande efficacia. Le tematiche dei suoi film sono molto forti, Daughter, ad esempio è ambientato in tempo di guerra e oppressione Isis e racconta la storia di un’infermiera che si sacrifica per mettere in salvo una bambina. Protagonista di Adjustment  invece la sofferenza di un bambino che, per il suo essere effeminato viene respinto e cacciato dalla famiglia e dalla società.

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