Attualità
Abruzzo in testa alla crescita occupazionale: +22mila lavoratori nel terzo trimestre 2024
Incremento del 4,5% e disoccupazione in netto calo: una performance straordinaria che supera di sette volte la media nazionale.
Di Laura Marà
L’Abruzzo si distingue come protagonista assoluto nel panorama economico italiano grazie a una crescita senza precedenti nel mercato del lavoro. Nel terzo trimestre del 2024, la regione ha registrato un incremento di ben 22mila occupati, pari a un significativo +4,5%. Questo risultato, reso noto dai dati Istat pubblicati il 12 dicembre, proietta l’Abruzzo al secondo posto tra le regioni italiane per aumento dell’occupazione. Un risultato impressionante, soprattutto se paragonato alla media nazionale, ferma a un modesto +0,6%.
Ma non è tutto: la regione segna un importante passo avanti anche nella lotta alla disoccupazione. Il numero di disoccupati si è ridotto di 18mila unità, registrando un calo del 34,3%. Questo dato posiziona l’Abruzzo al quarto posto in Italia per riduzione del tasso di disoccupazione, confermando la capacità del territorio di attrarre nuove opportunità e sostenere la crescita economica.
I settori trainanti: dai servizi alle costruzioni

Un’analisi più approfondita dei settori evidenzia come i servizi e le costruzioni abbiano avuto un ruolo chiave in questa crescita. I servizi, in particolare, hanno visto un aumento di 15mila lavoratori (+6,7%), mentre il settore delle costruzioni ha registrato un incredibile +17,8%. Questo dato è particolarmente significativo, considerando che a livello nazionale il comparto delle costruzioni ha mostrato segnali di rallentamento.
L’industria ha contribuito con un incremento di 2mila occupati, segno di una moderata ma stabile ripresa, mentre il settore agricolo ha registrato una lieve contrazione (-mille), in linea con le tendenze nazionali che vedono il comparto primario attraversare una fase di consolidamento.
Occupazione e disoccupazione: un quadro positivo
Il tasso di occupazione regionale ha raggiunto il 63,2%, superando la media nazionale del 62,6%. Questo dato conferma la capacità dell’Abruzzo di porsi come una regione dinamica e competitiva nel mercato del lavoro. Sul fronte opposto, il tasso di disoccupazione è sceso al 6,4%, avvicinandosi sempre più alla media italiana, che si attesta al 5,7%.
Un’analisi oltre i numeri
“Questi numeri rappresentano un trend molto positivo per l’Abruzzo – ha sottolineato Aldo Ronci, esperto di analisi economica regionale – e dimostrano una dinamicità unica nel contesto nazionale. Tuttavia, è fondamentale mantenere alta l’attenzione: alcune variabili socioeconomiche regionali mostrano segnali meno marcati, indicando la necessità di consolidare questa ripresa economica”.
Secondo Ronci, una sfida importante sarà quella di trasformare questa crescita in un fenomeno strutturale, capace di sostenere il territorio nel lungo termine. Investire in formazione, infrastrutture e innovazione tecnologica potrebbe essere la chiave per mantenere questa traiettoria ascendente.
Il futuro dell’Abruzzo
Questi dati non solo premiano gli sforzi compiuti finora, ma offrono anche una prospettiva incoraggiante per il futuro dell’Abruzzo. Una regione che, grazie alla forza lavoro e alla capacità di adattarsi ai cambiamenti, si sta affermando come un modello di crescita e resilienza per l’intero Paese.
