Calabria. Una vita senza stress: Morano Arcobaleno

Un invito al ritorno, ai ritmi di un tempo, alle tradizioni.  Da un progetto di vita ad un ecovillaggio

A guardarlo bene, dalla giusta distanza, Morano sembra una fortificazione costituita solo dalle case, le une sulle altre, strette strette. Uno di quei paesi fantastici che vengono fuori in un libro che inizia con un “C’era una volta…” Al culmine della fortificazione  un vero e proprio castello di cui restano solo ruderi e poi labirinti di scale, strade e vicoli scavati nella roccia. Un piccolo borgo, un gioiello in cui il tempo sembra sospeso.

Un gioiello nel gioiello le splendide opere d’arte custodite nelle chiese e nei monasteri che spuntano quasi magicamente, e poi archi, portali e piazzette. Un artigianato d’eccellenza, tramandato da generazioni, pentole in rame, cesti di vimini, mobilio dalle linee rustiche ed antichi cassettoni, completano la descrizione di questo piccolo comune al confine con la Basilicata.

Come molti degli antichi borghi nel tempo ha sofferto dell’abbandono dovuto all’emigrazione, ma come tutti i luoghi magici il suo richiamo diventa forte e prepotente per chi riesce a sentire e qualcuno dei figli dei suoi figli torna. È la storia di Francesco Andrea Buonanno, promotore del gruppo Morano Arcobaleno, cher lavora alacremente alla creazione di un ecovillaggio. Nel frattempo lancia l’idea di un cohousing temporaneo per permettere di valutare la vita ed il lavoro nel borgo e quindi la partecipazione al progetto dell’ecovillaggio.

Sui portoncini in legno delle case, da quando Francesco è tornato, spuntano poesie, dipinti sotto gli archi e lungo le gradinate. Piccole istallazioni di verde sorprendono tra la pietra scavata e le abitazioni.

E per stupirci ancora,  una produzione di olio d’oliva e l’annunciato ritorno alle antiche potature.

Per tutti coloro che vogliono saperne di più una pagina Facebook “Morano Arcobaleno” ed una chat per le informazioni in tempo reale.