Cinema & Teatro
Al Teatro degli Eroi debutta a novembre “Il Barone Rosso” di Massimo Smith
Sul palco il 28-29-30 novembre RUBEN RIGILLO E PAOLO BONANNI
In prima assoluta debutta, al Teatro degli Eroi a Roma, il 28, 29 e 30 novembre, il “Barone Rosso”, spettacolo scritto e diretto da Massimo Smith. Protagonisti sul palco romano Ruben Rigillo e Paolo Bonanni, rispettivamente nei panni del mitico Manfred von Richtofen, il leggendario aviatore simbolo della Prima Guerra Mondiale e del suo assistente Carlo.
Una storia dal tono brillante, raccontata in punta di penna e diretta magistralmente da Massimo Smith, già scrittore e regista apprezzato nel panorama letterario italiano.
Ambientato nella Parigi del 1938, il testo effervescente ma pervaso di sentimento e umanità, racconta in novanta minuti e in un unico atto le vicende dell’ultimo cavaliere dell’aria caduto gloriosamente, secondo le cronache, durante il Primo conflitto mondiale e del suo assistente Carlo, ex musicista bugiardo, inaffidabile, sessualmente onnivoro con il quale Manfred von Richtofen, il Barone Rosso, si trova a convivere dal 1918, in un appartamento della capitale francese pur essendo ufficialmente morto.
Sono passati vent’anni esatti dal giorno in cui il leggendario aviatore, è stato abbattuto col suo aereo sul fronte francese della Grande Guerra.
L’eroe amato da tutti, osannato e ammirato al punto di indurre amici e nemici a proclamare una tregua per rendergli congiuntamente gli onori funebri, dovrebbe essere morto, eppure non è così.
Come ha fatto il barone a salvarsi? Può un eroe leggendario ingannare la morte e tornare per divertire, emozionare salvare il mondo?
“La piéce – spiega l’autore e regista Massimo Smith – narra l’epopea tragica dell’ultimo cavaliere dell’aria, condannando, al tempo stesso, i falsi miti legati al militarismo e alle guerre. Onore e gloria si rivelano, così, come un inganno letale, mentre un sorriso amaro accompagna i due personaggi a sollevare, con tragica leggerezza il velo sotto cui si agita la banalità del male, che a quanto pare continua a riguardarci molto da vicino”.
Tre date (il 28 novembre alle ore 21, il 29 alle ore 19 e il 30 alle ore 17) per lo spettacolo atteso nella Capitale, che con ironia, leggerezza e sottile amarezza accompagnerà il pubblico in un emozionante viaggio nel passato mantendo lo sguardo al presente.
“Guerra, odio, amore, rifiuto dell’omofobia e di ogni discriminazione – dichiara l’autore – sono i temi che ho cercato di far emergere nel testo nell’intento di sensibilizzare, ancora di più, l’opinione pubblica e indurre, semmai, a una maggiore riflessione. Ringrazio Ruben Rigillo e Paolo Bonanni, splendidi attori, per il loro prezioso contributo, e così tutti coloro i quali hanno collaborato alla realizzazione dell’opera”.
