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World Diabetes Day 2021: accesso alle cure per il diabete, se non ora, quando?

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Sono 500 milioni le persone nel mondo con malattia diabetica. Per il prossimo 14 novembre  Diabete Italia e Motore Sanità dedicheranno l’intera Giornata 2021 al tema “Accesso alle Cure”, come deciso dall’International Diabetes Federation

di Damiana Cicconetti

Il 14 novembre è il World Diabetes Day, la Giornata Mondiale del Diabete, occasione davvero importante per celebrare una patologia che interessa 500 milioni di persone nel mondo e che, ad essere  più precisi, colpisce 1 individuo su 10. Un numero davvero elevato e che è, oltretutto, destinato ad aumentare ancora, visto che si stima possa raggiungere i  650 milioni nel 2040.

Anche quest’anno Diabete Italia e Motore Sanità dedicheranno l’intera Giornata 2021 al tema “Accesso alle Cure”, stante quanto ha deciso l’International Diabetes Federation. Una tematica già affrontata lo scorso anno ma che si è ritenuto di dover confermare finanche per i prossimi tre, al fine di concedere la possibilità a chiunque di usufruire di situazioni di eccellenza, quali nuovi devices e ultimi farmaci ma, al contempo, per far emergere buone pratiche e aree di miglioramento, senza dimenticare di sensibilizzare non solo chi il diabete lo vive in prima persona – di certo col supporto dei familiari –, bensì l’intera comunità, offrendo ad ognuno le stesse opportunità di curarsi in ciascuna delle “21 autonomie sanitarie”.

L’Italia, ad onore del vero, vanta una posizione di massimo rispetto a differenza di altri partner internazionali. Tuttavia, è opportuno fare una sintesi presentando quella che potrebbe definirsi la “Regione Ideale” per chi soffre di diabete. Ovviamente non si ha intenzione di proclamare un vincitore, né di stilare classifiche. Di contro, si desidera far emergere ciò che di concreto è già presente nelle diverse realtà italiane e che, laddove migliorato, si rivelerebbe utile a gestire ancor meglio le differenti problematiche legate al “mondo diabete”.

Pertanto, a far data dal 25 ottobre scorso, sei webinar si sono svolti presso ogni regione italiana, permettendo un confronto tra Clinici, Istituzioni e Pazienti su quella che può oramai definirsi la “Pandemia Diabete”:

  • Il 25 ottobre hanno dato avvio all’evento le regioni Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia;
  • Il 26 ottobre hanno proseguito Sardegna, Valle D’Aosta, Piemonte e Liguria;
  • Il 27 ottobre è toccato alla Lombardia e alla Sicilia;
  • Il 3 novembre è, invece, toccato a Umbria, Marche, Abruzzo e Molise;
  • Il 4 novembre sono state interessate Emilia Romagna, Toscana e Lazio;
  • Il 5 novembre hanno, infine, tenuto il convegno Puglia, Campania, Calabria e Basilicata;
  • Da ultimo, il prossimo 15 novembre si terrà l’evento conclusivo, con un webinar dal titolo “Accesso alle cure per diabete, se non ora quando?”, che permetterà di fare il punto sulla situazione.

Certo è che “vi è urgente necessità di svolgere attività multi-laterali per promuovere e migliorare la salute umana e facilitare l’accesso alle cure e alle istruzioni per l’assistenza familiare…”, come emerge dal documento dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che ha, perciò, designato la data del 14 novembre quale Giornata dedicata al Diabete, ovvero il giorno in cui è nato Frederick Grant Banting, il ricercatore che ha scoperto l’insulina nell’anno 1921, assieme al collega Charles Herbert Best.

L’insulina, in effetti, è il farmaco salva-vita di cui ricorre proprio quest’anno il centenario e grazie al quale il diabete non è più una malattia dall’esito inevitabilmente infausto.  

In ogni caso, seppur è vero che da allora molto è stato fatto, è ancor più vero che parecchio resta da fare. Pertanto l’impegno di tutti verso una malattia sì grave e diffusa non deve avvenire solo in questa giornata.

Ciò con l’evidente fine non solo di prevenire il diabete laddove è presente familiarità o permetterne la corretta gestione in caso di malattia conclamata ma, prima ancora, per poter giungere quanto prima ad una cura definitiva, anziché alla somministrazione quotidiana di un farmaco che permette sì la sopravvivenza e il controllo ma non anche la guarigione.    

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