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Venezuela. Trump avverte i soldati pro-Maduro: «Non troverete riparo e perderete tutto»

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Il regime venezuelano ha schierato militari lungo i confini per impedire l’arrivo di aiuti umanitari USA nel Paese. L’opposizione progetta di allearsi con gli indigeni Pemon per trasportare cibo e medicine con le canoe.

Lunedì a Miami Donald Trump ha tenuto un discorso di fronte a una folla di venezuelani residenti negli Stati Uniti e ha dichiarato di “voler restaurare la democrazia in Venezuela”. “Ma affinché avvenga questo- ha detto Trump- l’esercito venezuelano deve svolgere un ruolo fondamentale”, ovvero, secondo il presidente americano,  voltare le spalle  al dittatore Nicolás Maduro e schierarsi dalla parte del leader dell’opposizione  Juan Guaidó. ” Se sceglierete di sostenere Maduro- ha detto chiaramente Trump  riferendosi con forza  ai militari venezuelani- non avrete via di scampo, non troverete rifugio e perderete tutto”. Un discorso teso a  convincere gli ufficiali del regime a riaprire i confini con la Colombia ed il Brasile, contro gli ordini di Maduro,  ed a lasciar entrare gli aiuti umanitari americani. Il Venezuela è ormai allo stremo delle forze ed il presidente ad interim Juan  Guaidó che ha come unico alleato gli Usa, ha promesso di distribuire cibo e medicine tra la popolazione venezuelana. Tutto questo però è stato definito da “Maduro” come un “colpo di Stato orchestrato dall’America”. In effetti, molti osservatori internazionali, sono convinti che il governo USA stia usando gli aiuti umanitari come un’arma per minare il consenso del regime.

La grave crisi economica che ha travolto il Venezuela ha visto assottigliarsi sempre più l’approvvigionamento di viveri da parte del regime di Maduro, unico a controllare le catene di distribuzione di cibo.  Il governo  sempre più in difficoltà economiche non riesce più ad erogare sussidi alimentari come prima. In questa situazione se Guaidò riuscisse a far entrare gli aiuti umanitari americani nel Paese, si guadagnerebbe l’appoggio dei cittadini meno abbienti, gli stessi che per decenni hanno sostenuto il regime.  Maduro ne è consapevole e ha ha bloccato il collegamento stradale principale tra Venezuela e Colombia, il ponte di “Tienditas”. La stessa via attraverso la quale l’opposizione ha cercato di far passare gli aiuti umanitari nel Paese, prima che Maduro dispiegasse sul ponte militari dotati  di blindati e missili. “Ma la frontiera con la Colombia è lunghissima e gli aiuti possono entrare da qualunque punto”- ha detto Gaby Arellano, fedelissimo di Guaidó e coordinatore del progetto umanitario.  Arellano, insieme ad altri membri dell’opposizione, sta valutando diverse soluzioni per aggirare i presidi militari e far giungere cibo e medicine ai bisognosi. Tra le varie ipotesi, c’è quella di allearsi con gli indigeni venezuelani Pemon,  noti per le loro canoe su cui riescono a trasportare carichi anche molto pesanti.

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