Politica
Veneto, il Governatore Zaia sul piede di guerra contro Renzi: la sanità non si tocca
Luca Zaia, presidente regione Veneto :’Governo infido e bugiardo, ha spergiurato per mesi di non voler tagliare la sanità mentre ora sui veneti cadranno, se va bene, 240 milioni di mannaia sui fondi dedicati alla salute’
Verona, 19 gennaio – “Siamo di fronte al delitto perfetto, ad una mazzata alla povera gente che non ha precedenti nella storia da parte di un Governo infido e bugiardo, che ha spergiurato per mesi di non voler tagliare la sanità ma ora raccoglie il prezzo di un tradimento. Sul Veneto e sui veneti cadranno, se va bene, 240 milioni di mannaia sui fondi dedicati alla salute. E’ una dichiarazione di guerra, alla gente anche prima che alle Regioni e come tale, sul piano politico e istituzionale la consideriamo”, così Luca Zaia presidente della Regione Veneto a seguito degli sviluppi della manovra di tagli ai bilanci delle Regioni inseriti nella legge di stabilità, dei quali si è discusso in Conferenza Stato Regioni.
Con la Legge di Stabilità di fine anno si è previsto che le Regioni debbano contribuire con 4 miliardi l’anno al risanamento dei conti pubblici. La verifica sui risparmi entro il 31 gennaio 2015, e se i conti non tornano i tagli saranno effettuati direttamente dal Governo a partire da quelli alla Sanità. A seguito di questo incontro spiega Luca Coletto, Assessore alla sanità veneta, “Il Patto Nazionale per la Salute non esiste più e per noi non è più vincolante. Sulla base di quell’Accordo la sanità veneta nel 2015 avrebbe dovuto ricevere circa 200 milioni in più: non sarà così, i 200 milioni sono svaniti ed è venuto fuori un ulteriore taglio di altri 40 milioni. Viene palesemente violata la Costituzione, che all’articolo 32 sancisce l’universalità delle cure sanitarie con l’obbligo di erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza. Il disegno è chiaro: far fuori le Regioni a cominciare da quelle virtuose e consegnare l’assistenza sanitaria al sistema delle assicurazioni. Chi può paga, e chi non può, affari suoi. Per dare ai veneti tutta l’assistenza che meritano – conclude Coletto – faremo i salti mortali, ma non siamo davvero mai stati così vicini al punto di non ritorno”.
“Dei costi standard che avrebbero fatto risparmiare 30 miliardi l’anno senza togliere nemmeno un euro alle Regioni virtuose come il Veneto – conclude con durezza il Governatore del Veneto – nemmeno l’ombra, e questo anche per il poco coraggio di più di una Regione, e così Renzi, questo Robin Hood al contrario che governa da sinistra ma colpisce i poveri cristi, tira dritto nel suo disegno perverso e rovescia letteralmente le tasche della gente, a cominciare dai meno abbienti. Sappiano che gli 80 euro al mese trionfalmente donati qualche mese fa sono già svaniti e finiranno in nuove tasse o, forse anche peggio, in minori servizi. Siamo senza parole, ma pronti a reagire duramente nei fatti”.