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Università Tor Vergata: il 73% dei laureati in medicina bocciato all’esame di abilitazione

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universitàTribunale per i diritti e doveri del medico: pretendiamo una risposta dal ministro competente. 

Roma, 25 luglio – Il 73% dei laureati in medicina bocciato all’esame di abilitazione che si è tenuto nei giorno scorsi all’università Tor Vergata di Roma. Secondo il Tribunale per i diritti e doveri del medico si tratta di una vicenda “quantomeno singolare. Una stangata senza precedenti, passati o presenti, in nessun ateneo italiano.

Su 48 neo dottori solo in 13 hanno ottenuto l’abilitazione e con voti molto spesso al limite della sufficienza. L’Università degli studi di Roma La Sapienza ha abilitato il 90% dei candidati. L’Università Cattolica del Sacro Cuore ha abilitato tutti i 35 iscritti alla sessione di esame. L’Università di Bologna ha abilitato 73 dei 74 neo dottori. L’Università di Bari: tutti promossi”.
“Non essendosi verificato nulla di simile in nessuna università Italiana- commenta Mario Falconi presidente del Tdme- riteniamo sia legittimo pretendere una risposta dal ministero competente. Far conseguire la laurea in medicina e chirurgia a 35 neo dottori e poco dopo bocciarli all’esame di abilitazione stona molto, quantomeno con la prassi. Tutti asini? E se anche fosse così di chi sarebbe la responsabilità? L’unica certezza è che per 35 giovani laureati e per le loro famiglie si è concretizzato un danno enorme. Dovranno attendere un anno prima di potersi iscrivere all’Ordine, di esercitare la professione e di aspirare a concorrere ad un posto in una scuola di specializzazione”.

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