Diritti umani
Unicef su nuova crisi in Medio Oriente
Dichiarazione del Direttore generale dell’UNICEF Anthony Lake
12 ottobre 2015- “Chiunque abbia a cuore il migliore interesse della popolazione palestinese e israeliano deve essere sempre più allarmato per l’escalation di violenza nell’area”.”Allarmato in primo luogo per le vite distrutte o spezzate. La violenza attuale ha lasciato almeno otto morti e dozzine di feriti, tra cui uno studente palestinese colpito da uno sparo e ucciso e un bambino israeliano accoltellato e ferito” (dato aggiornato a ieri, ndr).“E allarmato anche perché il ciclo di escalation di violenza sembra essere fuori controllo, minacciando la vita o il futuro di molti bambini e famiglie innocenti”.”L’abbiamo già visto accadere prima. L’ultima Intifada palestinese scoppiata nel 2000 è continuata per anni, causando migliaia di morti, feriti e giovani vite segnate dall’odio e dalla paura. Questa esperienza rende ancora più urgente per tutte le parti di fare un passo indietro e dare prova di moderazione, per prevenire ulteriori attacchi e contrattacchi e per tenere i bambini lontano dai pericoli”.”In caso contrario, al di là delle nuove tragedie individuali, vedremo un’altra generazione crescere con la convinzione che tale violenza sia in qualche modo normale e che rappresenti una soluzione ai loro problemi. Loro stessi perpetreranno più facilmente tali violenze. Un ciclo intergenerazionale di distruzione che non aiuta nessuno e danneggia tutti”.”Per il bene dei bambini la cui vita e il futuro sono in gioco, questo ciclo non deve ripetersi. Per il bene di tutti noi”.