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UNICEF: nella Repubblica Centrafricana i gruppi armati firmano accordo per rilasciare migliaia di bambini

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Secondo l’UNICEF sono tra i 6.000 e i 10.000 i bambini associati a gruppi armati nel paese

MOGADISHU, SOMALIA ÐÊAPRIL 24 Working for the Transitional Federal Government, 12-year-old Mohamed Adan Ugas (left) and 15-year-old Ahmed Hassan guard a checkpoint near the airport in Mogadishu April 24, 2010. Ahmed said he was sent to Uganda to get training when he was 12. He was shot by the Shabab, the most powerful insurgent group. (Ed Ou/Reportage by Getty Images for the New York Times)

Roma, 5 maggio  – I leader dei gruppi armati nella Repubblica Centrafricana hanno firmato oggi un accordo per rilasciare i bambini associati alle loro forze e per interrompere immediatamente l’arruolamento di altri bambini. Secondo l’UNICEF tra 6.000 e 10.000 bambini sono attualmente associati a fazioni armate nel paese. I dati comprendono tutti i bambini utilizzati nei combattimenti, quelli utilizzati per fini sessuali , coloro che lavorano nelle cucine, come messaggeri e in altri ruoli. “È un altro grande passo in avanti nella protezione dei bambini in questo paese”, ha dichiarato Mohamed Malick Fall, Rappresentate UNICEF. “La Repubblica Centrafricana è uno dei posti peggiori al mondo per essere un bambino, e l’UNICEF spera di poter lavorare, nel minor tempo possibile, con le autorità locali per aiutare a riunire questi bambini alle loro famiglie”. L’accordo, facilitato dall’UNICEF e dai suoi partner, è stato firmato durante il forum di riconciliazione nazionale,  che si svolge nella capitale Bangui dal 4 all’11 maggio, con l’obiettivo di ripristinare la pace nel paese lacerato dal conflitto. Al forum hanno partecipato tutti i membri del Governo e del Parlamento, i partiti politici, le organizzazioni della società civile, religiose, i leader delle comunità e i leader dei gruppi armati. A seguito della firma della dichiarazione, le parti aderiranno a un programma per il rilascio dei bambini, per la riunificazione alle famiglie e alle comunità, e per garantire loro protezione e supporto e aiutarli a ricostruire le loro vite. I leader dei gruppi armati garantiranno all’UNICEF e ai suoi partner accesso immediato e senza restrizioni all’area sotto il loro controllo per identificare e controllare il numero dei bambini colpiti e pianificare il rilascio. Più di 2 anni di violenze nella Repubblica Centrafricana hanno generato una delle crisi umanitarie peggiori al mondo e tra le meno visibili. Il rilascio dei bambini dai gruppi armati del paese darà vita a una nuova richiesta di fondi, che si aggiungono ai fondi disponibili ricevuti in maniera limitata, per rispondere all’emergenza. Nel 2014, nella Repubblica Centrafricana, l’UNICEF ed i suoi partner hanno garantito il rilascio di oltre 2.800 bambini, tra questi anche 646 ragazze, provenienti da gruppi armati. Nel 2013 i bambini rilasciati da gruppi armati erano stati 500.

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