Diritti umani
UNICEF: grande sofferenza per i bambini rifugiati e migranti per la situazione ai confini
Jesper Jensen: “Quello a cui assisto qui è vedere bambini piccoli, sotto i 5 anni, incastrati tra due recinzioni”
2 marzo 2016 – Secondo l’UNICEF, la disastrosa situazione che si presenta nei valichi di frontiera lungo la rotta balcanica terrestre, in particolare nella ex Repubblica Jugoslava di Macedonia e Grecia, ha lasciato migliaia di bambini bloccati, in una grave situazione di stress, a rischio di abusi e di contrarre malattie. Nel caos e nella confusione, i bambini sono stati costretti a dormire all’aperto in condizioni difficilissime per oltre una settimana, non hanno accesso ai servizi di base, come docce e cibo adeguato. Le famiglie rischiano di dividersi, e i bambini sono stati bloccati fuori dai centri di transito o per ore nei treni senza una chiara meta.”Quello a cui assisto qui è vedere bambini piccoli, sotto i 5 anni, incastrati tra due recinzioni”, ha dichiarato Jesper Jensen, Coordinatore UNICEF per l’emergenza a Gevgelija, nell’ex Repubblica Jugoslava di Macedonia. “Non possono andare avanti e non possono tornare indietro – hanno bisogno di protezione e riposo e hanno bisogno di sapere cosa li aspetta”. A causa della situazione in rapida evoluzione nei centri di transito di frontiera nella ex Repubblica Yugoslava di Macedonia, l’UNICEF sta aumentando la sua risposta umanitaria. Queste attività includono: facilitare l’accesso all’acqua e ai servizi igienici, in particolare per i minorenni e i bambini piccoli; fornire kit per l’igiene personale e cibo per i bambini e le loro famiglie in modo che possano affrontare situazioni in condizioni così difficili. L’UNICEF rinnova l’appello per un approccio unitario e coordinato da parte di tutti i governi lungo le rotte di transito primarie e nei paesi di destinazione. Nessun bambino dovrebbe passare la notte senza riparo e senza accesso ai servizi di base.
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