Diritti umani
UNICEF: forte aumento del numero di bambini rifugiati e migranti che attraversano l’Europa
L”UNICEF ha identificato cinque gruppi di bambini vulnerabili – i neonati; i minorenni con disabilità, i dispersi, gli abbandonati e gli adolescenti non accompagnati
13 novembre 2015 – Con un numero record di bambini rifugiati e migranti – 700 al giorno in cerca di asilo in Europa – l’UNICEF ha identificato cinque gruppi di bambini vulnerabili – i neonati; i minorenni con disabilità, i dispersi, gli abbandonati e gli adolescenti non accompagnati – e sta portando avanti attività specifiche per venire incontro alle loro esigenze. Dall’estate del 2015, il numero di bambini e donne è aumentato costantemente e non si arresta con l’avvicinarsi dell’inverno. Non è solo senza precedenti – nella storia recente – il numero totale di bambini richiedenti asilo nell’Unione europea – 214.000 in totale da gennaio a settembre di quest’anno, secondo gli ultimi dati di Eurostat – ma è senza precedenti anche il numero di bambini in movimento. Nel mese di giugno, solo uno rifugiato/migrante su 10 tra quelli registrati che hanno attraversato il confine dalla Grecia alla ex Repubblica Jugoslava di Macedonia attraverso Gevgelija era un bambino. Ad ottobre, era uno su tre tra quelli registrati allo stesso confine. Solo in Svezia, il numero totale dei minorenni non accompagnati richiedenti asilo – 24.000 – è superiore a quello totale dello scorso anno nell’intera Europa. “Questi giovani sono determinati ad ottenere una vita migliore per loro stessi, ma il loro futuro è in bilico mentre attraversano l’Europa. Non possiamo deluderli”, ha detto Marie-Pierre Poirier, Coordinatore speciale UNICEF per la crisi dei Rifugiati e Migranti in Europa. “La domanda per noi è: siamo pronti per questo? L’Europa è adatta, saremo in grado di dare a questi bambini il futuro per cui stanno rischiando la vita?”. A sostegno di questi 5 gruppi di bambini vulnerabili sono già state attivate dalle autorità governative, dall’UNICEF, dall’UNHCR, dalla Croce Rossa, dagli operatori per la protezione umanitaria e dagli assistenti sociali nazionali alcune azioni che però devono essere intensificate con urgenza:
1. neonati e bambini piccoli: è necessario far fronte all’inverno, prevenendo malattie e morti ed evitando cambiamenti imprevedibili e improvvisi durante le procedure alla frontiera.
2. Bambini con disabilità e con particolari necessità: hanno bisogno di adeguate strutture e servizi specializzati.
3. Bambini dispersi: per impedire ai bambini di essere separati dalle loro famiglie o da chi si prende cura di loro durante il viaggio, è importante garantire un adeguato controllo da parte degli operatori sociali e degli interpreti, utilizzando un sistema per rintracciare le famiglie.
4. Bambini abbandonati: quelli che non hanno mezzi finanziari, contatti o reti di supporto per evitare di finire nelle mani dei trafficanti e delle bande criminali e sono esposti a violenza, abuso e sfruttamento sessuale; hanno bisogno di cure urgenti e di protezione, come un qualificato tutore individuato dai servizi sociali per i minori.
5. Adolescenti non accompagnati coinvolti nelle migrazioni – Si tratta soprattutto di ragazzi di età compresa tra i 14 ei 17 anni, molti provenienti dell’Afghanistan, che non vogliono essere identificati come minori non accompagnati o separati. E’ nel loro interesse permettergli di continuare il loro viaggio e prevenire ulteriori danni. Quando i bambini rimangono nei centri di accoglienza per mesi, mentre le loro richieste di asilo vengono esaminate, l’UNICEF richiede che siano aumentate le misure per la loro sicurezza (servizi igienici separati, illuminazione adeguata e personale 24 ore su 24, 7 giorni su 7).
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