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UNICEF condanna rapimenti di bambini in Sud Sudan
Soldati armati hanno circondato la comunità di Wau Shilluk nell’Upper Nile State e cercato casa per casa. I ragazzi sopra i 12 anni sono stati portati via con la forza
Roma, 21 febbraio – L’UNICEF condanna con la massima fermezza il rapimento di decine di ragazzi, alcuni anche di 13 anni , da un gruppo armato nei pressi di Malakal, nel nord del Sud Sudan. Un team UNICEF nato nel programma di istruzione ha riferito che 89 bambini sono stati rapiti mentre stavano facendo i loro esami. Il numero effettivo potrebbe essere molto più alto. L’incidente è avvenuto nella comunità di Wau Shilluk nell’Upper Nile State, dove migliaia di persone sono state sfollate a causa del conflitto in corso. Secondo i testimoni, i soldati armati hanno circondato la comunità e cercato casa per casa. I ragazzi sopra i 12 anni sono stati portati via con la forza. Il Rappresentante UNICEF in Sud Sudan, Jonathan Veitch, ha esortato il gruppo a rilasciare immediatamente i bambini. “Il reclutamento e l’impiego di bambini da parte di forze armate distrugge le famiglie e le comunità. I bambini sono esposti a livelli incomprensibili di violenza, perdono le loro famiglie e la loro possibilità di andare a scuola”. L’UNICEF ricorda a tutte le parti coinvolte nel conflitto che il reclutamento e l’impiego di bambini in gruppi o forze armate rappresenta una grave violazione del diritto internazionale.