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Diritti umani

UNICEF: circa 11 milioni di bambini a rischio a causa di El Niño

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El Niño può comportare un significativo aumento di malattie come malaria, febbre dengue, diarrea e colera

150427639-943606a8-dce2-4e12-bf0c-9a84edd301ac10 novembre 2015 – L’UNICEF lancia oggi un allarme per circa 11 milioni di bambini che rischiano fame, malattie e mancanza di acqua nell’Africa Orientale e Meridionale a causa di una crescita del El Niño”, un fenomeno climatico che sta causando siccità e inondazioni in diverse aree dell’Asia, del Pacifico e dell’America Latina.

Tra i paesi più colpiti da El Niño:

Somalia: più di 3 milioni di persone hanno bisogno di aiuto per la scarsità dei raccolti e di cibo, mentre gravi inondazioni anticipate aggravano la situazione.

Etiopia: Il paese sta affrontando la peggiore siccità da 30 anni, con 8,2 milioni di persone in condizioni di insicurezza alimentare e 350.000 bambini che hanno bisogno di supporto nutritivo.

Indonesia: El Niño ha inasprito l’impatto degli incendi di torba e foreste. Solo ad agosto e settembre, il fumo degli incendi ha causato infezioni respiratorie gravi a 272.000 persone – in particolar modo bambini.

Nazioni del Pacifico: El Niño minaccia di lasciare oltre 4 milioni di persone senza cibo o acqua potabile.

America Centrale: La siccità causata da El Niño è arrivata ad uno dei livelli più gravi mai registrati con circa 3,5 milioni di persone colpite in Guatemala, Honduras e El Salvador.

Perù: Secondo il Governo circa 1,1 milioni di persone, compresi 400.000 bambini e adolescenti, potrebbero essere colpite.

Ecuador: Secondo le autorità 1,5 milioni di persone sono a rischio, circa la metà bambini.

El Niño è un modello climatico legato al riscaldamento delle acqua di superficie nell’Oceano Pacifico che può avere profondi effetti su tutti i modelli climatici del mondo. L’evento El Niño tende a ripresentarsi ogni 2 – 7 anni. Secondo l’UNICEF, se le comunità colpite non riceveranno supporto per contrastare la scarsità dei raccolti e la mancanza di accesso all’acqua potabile, le conseguenze di questo fenomeno potrebbero ripercuotersi su diverse generazioni, esponendo i bambini alla malnutrizione e al rischio di contrarre malattie mortali. Oltre all’immediato rischio di morte e altri pericoli, El Niño può comportare un significativo aumento di malattie come malaria, febbre dengue, diarrea e colera – che sono i maggiori killer dell’infanzia. Quando estreme condizioni climatiche privano le comunità dei loro mezzi di sostentamento, i bambini spesso cominciano a soffrire di malnutrizione, essendo così esposti ad un rischio ancor maggiore di malattie, ritardi dello sviluppo mentale e morte prematura. “I bambini e le loro comunità hanno bisogno del nostro aiuto per riprendersi dall’impatto di El Niño e per prepararsi a ulteriori danni che potrebbero derivarne”, ha dichiarato Anthony Lake, Direttore generale dell’UNICEF. “Allo stesso tempo, l’intensità e il potenziale di distruzione di questo fenomeno dovrebbero rappresentare un allarme per i leader del mondo che si incontreranno a Parigi. Nel confrontarsi su un accordo per limitare il riscaldamento globale, dovrebbero ricordare che il futuro dei bambini di oggi e del pianeta che questi bambini erediteranno, saranno la posta in gioco”. I leader del mondo si incontreranno a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre per la 21esima Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima, chiamata anche COP21. L’obiettivo è di raggiungere un accordo universale e vincolante per limitare il riscaldamento globale tagliando le emissioni di gas serra. Questi fenomeni chiamati “El Niños” non sono causati dal cambiamento climatico, ma gli scienziati ritengono che stiano diventando più intensi a causa del cambiamento climatico. Molti paesi che stanno facendo i conti con El Niño, si trovano ad affrontare una più grave minaccia dovuta al cambiamento climatico. Molte delle aree colpite hanno già alti livelli di povertà. E’ probabile che questo fenomeno climatico, tra i più forti mai registrati, se continuerà a rafforzarsi come previsto nei prossimi mesi, possa causare ancor più inondazioni e siccità, alimentare Tifoni e Cicloni nel Pacifico e colpire diverse aree.

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