Diritti umani
UNICEF: 40 squadre mobili in tutto lo Yemen in aiuto dei bambini colpiti dal confitto
Julien Harneis:”“Ciò di cui gli abitanti dello Yemen hanno bisogno adesso è il ritorno della pace”
10 luglio 2015 – A causa del peggioramento della situazione in Yemen, i bambini stanno pagando il prezzo maggiore. Oggi oltre 2,5 milioni di bambini sono a rischio di malattie diarroiche e mezzo milione è a rischio di malnutrizione acuta grave. Oltre 1,3 milioni di bambini devono affrontare la minaccia di gravi infezioni respiratorie e 2,6 milioni di bambini e ragazzi sotto i 15 anni non sono protetti dal morbillo. Con i servizi sanitari che in tutto lo Yemen stanno collassando a causa del brutale conflitto, l’UNICEF e i suoi partner stanno pianificando interventi salva vita, vaccinazioni e screening nutrizionali per i milioni di bambini coinvolti dalla crisi. “Le nostre squadre mobili e i nostri operatori devono affrontare condizioni estremamente pericolose, rischiando le loro vite per raggiungere i bambini e le donne ovunque possono. Altrimenti i bambini avranno molte più probabilità di morire a causa di malnutrizione e malattie prevenibili,” ha dichiarato Julien Harneis Rappresentante UNICEF in Yemen. “Ciò di cui gli abitanti dello Yemen hanno bisogno adesso è il ritorno della pace, una soluzione per questa crisi e il ripristino di servizi sanitari regolari”, ha continuato Harneis. Da quando i combattimenti hanno iniziato ad acuirsi a marzo, oltre 40.000 bambini sono stati vaccinati contro morbillo e polio, mentre circa 10.000 donne in gravidanza hanno ricevuto sostegno per un parto sicuro grazie alle squadre mobili dell’UNICEF. Più di 16.000 bambini fino ad ora hanno ricevuto cure per la malnutrizione grave. La maggior parte del lavoro viene portato avanti da circa 40 squadre sanitarie mobili supportate dall’UNICEF (rispetto alle 16 squadre presenti prima di marzo) che lavorano in tutto il paese per raggiungere le popolazioni sfollate. I servizi che offrono includono anche screening per malnutrizione, vaccinazioni, sostegno alle donne in gravidanza e che allattano. Sono forniti ai bambini e alle madri Vitamina A e altri micronutrienti. Nella città di Aden, nel sud, dove hanno avuto luogo violenti bombardamenti e combattimenti, nelle prime settimane di conflitto, l’UNICEF ha fornito ambulanze, analisi del sangue e servizi per le trasfusioni per garantire che i bambini feriti potessero ricevere cure immediate. Attualmente gli operatori dell’UNICEF a Aden stanno portando avanti una campagna di vaccinazioni per vaccinare un milione di bambini sotto un anno contro morbillo, polio e altre malattie prevenibili. “Nonostante le condizioni di insicurezza, stiamo cogliendo ogni opportunità per raggiungere i bambini con servizi sanitari, in particolar modo con vaccini, per proteggerli in questo momento in cui i sistemi sanitari sono stati interrotti” ha dichiarato Gamila Hibatulla del Programma Salute e Nutrizione dell’UNICEF ad Aden. Ha spiegato che le squadre mobili devono utilizzare qualunque luogo disponibile – comprese moschee e altri luoghi pubblici – per garantire i loro servizi. “E’ incoraggiante vedere i genitori portare i propri bambini ai centri di vaccinazione. Ci dicono che sono contenti che i loro bambini possano essere protetti dalle malattie” ha aggiunto Hibatulla. L’UNICEF rilancia l’appello delle Nazioni Unite per ottenere una pausa umanitaria per garantire la distribuzione di cibo, acqua e cure mediche alla popolazione più vulnerabile. Per continuare e ampliare le operazioni di cura e di prevenzione, l’UNICEF richiede 34 milioni di dollari per programmi sanitari e 41,5 milioni di dollari per supporto nutrizionale per i bambini vulnerabili.
È possibile sostenere i progetti dell’UNICEF con una donazione tramite:
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