Italia
Una tempesta di getto e 180mila visitatori salutano il Carnevale di Fano 2016
Il “Carnevale dei record” si chiude con il botto. Delegazioni e mascherate internazionali rendono omaggio all’ultimo grande corso mascherato
Fano 8 febbraio (PU, Marche) – Fano è diventata l’ombelico del mondo per l’ultima domenica di sfilate dei grandi carri allegorici. Una folla proveniente da ogni parte della Penisola e delegazioni inglesi, tedesche e polacche, mascherate dal Belgio, hanno raggiunto la città della provincia di Pesaro e Urbino, ieri, domenica 7 febbraio, per salutare l’edizione 2016 del Carnevale (in programma con le sfilate il 24, 31 gennaio e 7 febbraio), come conferma un documento dell’Archivio comunale che lo fa risalire al 1347. Oltre 60.000 i visitatori che, come un’onda colorata hanno invaso viale Gramsci per assistere ai cortei dei carri allegorici alti fino a 18 metri e per partecipare al grandioso rito del Getto: il tradizionale lancio di quintali di cioccolatini e caramelle sulla folla dalle opere di cartapesta. “Quest’anno abbiamo calato un tris d’assi – ha detto il presidente dell’Ente Carnevalesca, Luciano Cecchi -. Domenica dopo domenica siamo riusciti a far esplodere viale Gramsci con la magia del Carnevale, dando una risposta di divertimento sano e gioioso alla marea di gente proveniente da tutta Italia che si è lasciata travolgere dalla nostra kermesse”. Le tre domeniche di sfilate hanno infatti raccolto un pubblico complessivo di 180mila visitatori provenienti da tutta Italia per assistere alla manifestazione più antica d’Italia (un documento dell’Archivio comunale la fa risalire al 1347) e al suo Getto di 240 quintali di dolciumi. La sfilata principale è iniziata alle 15 quando, nel cielo terso sopra il Pincio hanno riecheggiato i 3 classici botti che dato il via al Carnevale. Come ogni domenica, la testa del corteo è stata trainata dal Pupo “El Vulon” il simbolo di quest’anno della kermesse. A seguirlo sono stati i 4 giganti di cartapesta tutti colori e satira: “Nel paese delle meraviglie” che ironizza sulle gesta del premier Matteo Renzi, ideato di Ruben Eugenio Mariotti; “Spirito di… Carnevale” di “Gommapiuma per Caso” che sottolinea lo stato di degrado in cui versano i monumenti italiani; “La Forza delle Maschere” e “Habemus Carnevalem” dei carristi Matteo Angherà e Luca Vassich, omaggi all’evento fanese che persiste nella sua grandiosità nonostante la crisi economica.
A chiudere i cortei la strampalata “Musica Arabita” la banda folkloristica della città, nata nel 1923, che come satira ai complessi da camera dei nobili si inventò la propria musica con strumenti “di recupero” come caffettiere, tenaglie, caffettiere, brocche, ombrelli, bottiglie, bidoni. Non ha deluso neanche l’appuntamento più atteso dai piccoli: Il Carnevale dei Bambini che ha fatto sfilare centinaia di studenti delle scuole primarie e secondarie della città. Da record anche il risultato ottenuto dal turismo plein air con i raduni di camper: la presenza complessiva dei camperisti è stata di circa 2500 persone. Turisti sono arrivati in città dal Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Umbria, Lazio e Abruzzo.
Info: www.carnevaledifano.com