Italia
Un lago di limoni, pianoforti e poeti
Una vacanza slow nell’intimità dei Lakefront Boutique Hotels, a Gargnano (BS), sul Lago di Garda
Brescia, 28 gennaio – Non c’è bisogno di scomodare D.H. Lawrence, che pure era stato il primo a intuirne il significato quando ancora nemmeno era stata teorizzata, per rendersi conto dei motivi che rendono Gargnano una piccola capitale della filosofia slow o – per dirla in italiano – di quel gusto dolce, a rischio d’estinzione, per il sapore delle piccole cose, per l’opportunità di riprendere il comando del tempo, fermando le lancette o, semplicemente, non facendole scorrere più velocemente di quello che dovrebbero. Sulle Rive del Lago di Garda (BS), come con i piedi immersi nell’acqua e abbracciati dalle vette del Parco Naturale dell’Alto Garda Bresciano, i due Lakefront Boutique Hotels non invitano a prendersi una vacanza ma a vivere un’esperienza che non ha nulla a che vedere col rumore, coi ritmi serrati e con le formule preconfezionate del turismo di massa. Aperti da fine marzo a ottobre, l’Hotel Gardenia al Lago e il più raccolto Hotel Du Lac– a 30 km da Desenzano e da Riva del Garda – sono due case che raccontano la storia della famiglia Arosio, che da tre generazioni li gestisce. Parlano attraverso le fotografie di un altro tempo appese nei corridoi e lungo le scale, nel suono delle ante e dei cassetti dei mobili che hanno visto la luce sulla linea di confine tra Ottocento e Novecento, nelle note dei pianoforti – a disposizione dei clienti – che ricordano l’epoca in cui il nome Arosio era associato a tasti in bianco e nero, raffinati intarsi e pedali in ottone. Al Gardenia al Lago, una sala ristorante con vista sul lago, una grande terrazza e un giardino dominato da un’enorme bouganville, che con la bella stagione diventa una spettacolare sala da pranzo all’aperto, partecipano a un piano – non troppo segreto – che mira a favorire una completa commistione con la natura circostante e vuole essere un invito a chiudere gli occhi, per ascoltare il suono del lago, al quale è possibile accedere tramite una scaletta, per una nuotata d’altri tempi. Una cantina dei vini originale, voluta dal bisnonno, ricorda inoltre come questa sia una zona di vitigni d’eccellenza. Fedele alla filosofia di sostenibilità e rispetto delle tradizioni della famiglia Arosio, la carta offre un excursus sui nomi dei piccoli coltivatori che non si sono omologati alle tendenze internazionali, riproponendo le varietà autoctone delle proprie terre. Le 30 camere sono angoli in cui respirare a fondo, punti di vista privilegiati su un universo che non è andato perso e che – anzi – è più vivo che mai e brilla di una luce ancora più calda, perché non si piega agli standard del contemporaneo, pur abbracciandone gli aspetti virtuosi. Il Du Lac, poco distante, è la meta verso cui punta l’ago di una bussola alla ricerca di un soggiorno ancora più intimo, con 12 camere e una sala ristorante che sembra non poter rinunciare alla vista sul lago. Al centro di un piccolo giardino interno, svetta un esemplare di palma phonix, preludio alla terrazza che apre agli occhi un panorama ancora più bello, perché improvviso, che spazia da Malcesine a Sirmione, mentre una pergola di wikie e una vite americana si arrampicano dal basso. Durante la bella stagione, una piccola spiaggia offre la possibilità di provare la sensazione di un bagno nel lago. In linea con l’idea di un turismo rilassato e silenzioso, i Lakefront Boutique Hotels si presentano anche come luoghi di un benessere privato e riservato, con trattamenti e massaggi che rispondono alle regole interiori dell’intuizione e dell’ascolto, tra shiatsu, digitopressione, riflessologia plantare e Symecri. Ma non finisce qui. Perché queste due case in cui perdersi sono il riflesso e l’emanazione di un ambiente e di una natura che ha contribuito a dettarne i valori e i significati profondi. Se, con una barca privata, conducono gli ospiti alla scoperta del Lago di Garda, una volta alla settimana, i fratelli Arosio li accompagnano in un percorso nella storia e nei profumi che, attraverso il paesino di Gargnano, le vicende legata alla permanenza di D.H. Lawrence e un sentiero Cai con muretti a secco e piante di capperi, sfocia nella limonaia coperta della famiglia, con i legni originali, dove è possibile assaggiare una fresca spremuta di agrumi. Come questa, ce ne sono solo altre tre, sul Lago di Garda. Ma da queste parti, l’eccezionalità non è un lusso. È solo un’esperienza da vivere in silenzio.