Connect with us
Azzera la bolletta

Attualità

Trump vuole abolire la legge che difende i diritti dei transessuali

Published

on

Tempo di lettura: 2 minuti

L’ex presidente USA Obama aveva concesso ai transessuali status civile e programmi sanitari e scolastici specifici. Ora si rischia di eliminare tutto.

di Vito Nicola Lacerenza

Nel 2014 l’ex presidente americano Barack Obama ha fatto approvare la “legge anti-discriminazione” per i transessuali. Tra un paio di mesi però l’attuale amministrazione Trump potrebbe abolire la legge anti-discriminazione ripristinandone un’altra del 1972. Quest’ultima norma definisce il sesso di un individuo come “lo status, di genere maschile o femminile, basato sui tratti biologici immutabili della persona e identificabili già dalla nascita”, che viene registrata all’anagrafe tramite il “certificato di nascita”. Tale documento, secondo la legge del 1972, costituisce la prova definitiva del sesso di una persona la quale deve essere necessariamente maschile o femminile, “a meno che prove genetiche non dimostrino il contrario”. L’intenzione del presidente Donald Trump di eliminare la transessualità dall’elenco dei “generi sessuali umani”riconosciuti è stato percepito dalle associazioni per la difesa dei diritti civili come il secondo atto di discriminazione perpetrato dal governo a danno dei transessuali. I quali, fino all’anno scorso, erano liberi di arruolarsi nelle forze armate statunitensi mentre ora,in seguito a un provvedimento approvato dall’amministrazione Trump, a loro è proibito prestare servizio militare. Il presidente USA è stato accusato di promuovere politiche “bigotte” e “ultraconservatrici”.

Dal canto suo, però, Trump si è difeso definendo “discriminatoria” la legge approvata da Obama nel 2014, che prevede finanziamenti pubblici per scuole e ospedali dove sono garantiti programmi d’assistenza specifici per i transessuali. Per il governo americano, tali agevolazioni penalizzano gli istituti e le aziende sanitarie di altri Stati federali americani: Texas, Nord Carolina e Sud Dakota, contrari al provvedimento approvato da Obama nel 2014, che consente ai transessuali la possibilità di scegliere se usufruire del bagno delle donne o degli uomini. Lo stesso vale per gli spogliatoi. Tale libertà, secondo la norma, è necessaria per permettere ai trans di identificarsi col sesso che preferiscono. Un punto di vista non condiviso però dai tre Stati Americani, dove la legge anti-discriminazione è stata respinta a causa delle forti proteste della popolazione. Nella zona meridionale degli USA, moltissime scuole hanno obbligato i transessuali a dichiarare “biologicamente” il proprio sesso e a usufruire dei servizi in base a quest’ultimo. Altri istituti invece si sono dotati di bagni e spogliatoi riservati ai transessuali.

Apollo Mini Fotovoltaico
Serratore Caffè