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Trump rifiuta di vedere il video dell’omicidio di Jamal Khashoggi che è stato smembrato. «È straziante»

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Il giornalista è stato ucciso da agenti del governo dell’Arabia Saudita. Ora gli USA sono in possesso di indizi che attribuiscono la responsabilità del delitto al sovrano del Paese arabo.

di Vito Nicola Lacerenza

Il governo americano è entrato in possesso del video che, secondo la CIA, prova la diretta responsabilità del principe ereditario dell’Arabia Saudita  Mohammad bin Salman per il brutale omicidio di Jamal Khashoggi, un giornalista saudita tra i più intransigenti critici della monarchia del suo Paese. Il Principe Mohammad bin Salman per eliminare questa voce  lo ha fatto assassinare e smembrare. Lo dimostra un video “straziante” e “terribile”, che Trump si è rifiutato di vedere. «È un video straziante, terribile- ha detto il presidente americano- sono stato pienamente informato al riguardo e non c’è ragione perché anch’io debba vederlo. Sulla scrivania ho tutte le informazioni su cosa è accaduto a Jamal Koshogghi. Tuttavia, Trump ha ammesso di non voler sanzionare l’Arabia Saudita, “il principale alleato mediorientale che ha importato dagli Stati Uniti beni per un valore di 600 miliardi di euro”. I benefici economici, però, non sembrano attenuare l’indignazione di gran parte dell’opinione pubblica americana, scandalizzata dalle modalità con cui  Jamal Khashoggi è stato assassinato. Il 2 ottobre il giornalista è entrato nell’ambasciata dell’Arabia Saudita a Istanbul, in Turchia, per sbrigare alcune pratiche burocratiche. Ad attenderlo, all’interno dell’edificio, c’erano 15 agenti del governo saudita, suoi connazionali, che l’hanno ucciso con un’iniezione letale  e poi fatto a pezzi. I suoi resti non sono ancora stati trovati. All’inizio il governo saudita ha sostenuto che Khashoggi fosse uscito dall’ambasciata “vivo e vegeto”, per  riconoscere successivamente la sua morte avvenuta all’interno dell’edificio e in circostanze “non chiare”.

L’ultima versione dell’omicidio da parte delle autorità saudite è stata resa nota pochi giorni fa: “Jamal Kashogghi ha perso la vita per mano di 15 agenti governativi che avevano avuto l’ordine di catturarlo vivo per riportarlo in Arabia Saudita. È stato uno di loro, secondo le autorità saudite, a dare l’ordine di uccidere il reporter 60enne. Ma per gli inquirenti turchi, che hanno indagato sul caso e consegnato le prove video al governo USA, Khashoggi è stato vittima di una trappola tesagli dal principe ereditario saudita Mohammad bin Salman. Che ha sempre negato ogni responsabilità per il delitto, sebbene anche la CIA lo ritenga colpevole: «questo omicidio non sarebbe mai potuto avvenire senza il coinvolgimento di Mohammad bin Salman», il quale decide anche su “questioni secondarie”. Poco dopo la dichiarazione della CIA, 26 Paesi europei, su iniziativa del governo tedesco, hanno vietato a 18 cittadini sauditi di entrare nel loro territorio. Gli uomini sono sospettati di aver avuto un ruolo nell’omicidio di Khashoggi. L’isolamento dell’Arabia Saudita a livello internazionale aumenta di giorno in giorno.

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