Ambiente & Turismo
Tre tartarughe marine sono state salvate nei mari italiani nelle ultime ore

Tre tartarughe marine sono state tratte in salvo nel giro di poche ore l’una dall’altra: sono state ritrovate nei mari di tre diverse regioni italiane… Un rinvenimento decisivo, viste le gravi condizioni di salute in cui versavano
di Damiana Cicconetti
Tre differenti soccorsi in tre diverse regioni italiane: in Campania, in Puglia ed in Sicilia tre tartarughe marine versavano in serio pericolo di vita ma, per fortuna, sono state salvate nel giro di poche ore l’una dall’altra, dopo essere rimaste intrappolate in rifiuti plastici e non solo.
Tre interventi, dunque, fortunatamente miracolosi, perché andati tutti a buon fine anche se, purtroppo, non è sempre così, visto che le tartarughe marine trovano spesso la morte a causa di errate condotte dell’uomo.
…Condotte che continuano ad essere adottate in ogni luogo, italiano ma non solo e che, pertanto, mettono ancor oggi in pericolo la vita di questi poveri animali, perciò a rischio di estinzione.
La prima tartaruga è una Caretta caretta: un esemplare maschio di ben 85 Kg e con un carapace di 80 centimetri. La fortunata tartaruga è stata ritrovata a Salerno e, proprio a causa del luogo di ritrovamento, oltre che per le imponenti dimensioni, è stata ribattezzata Osomhen, in onore del centravanti nigeriano che sta trascinando il Napoli verso lo scudetto. La povera tartaruga era rimasta intrappolata nella rete di alcuni pescatori che hanno prontamente richiesto l’intervento del personale specializzato di Punta Campanella che ha, poi, provveduto a trasferirla al Turtle Point di Portici, dove dovrà necessariamente trascorrere un periodo di osservazione e convalescenza.
Nelle stesse ore si è altresì compiuto un secondo salvataggio: un’altra Caretta caretta rinvenuta a San Foca, frazione di Melendugno, in Salento. A recuperarla le Guardie Zoofile di Lecce, dopo che era rimasta bloccata in un canale di circa 40 metri dal bagnasciuga. Il povero animale è apparso fin da subito in condizioni estremamente gravi, sia a causa della lunga permanenza in acque poco profonde, sia per le rigide temperature che contraddistinguono le giornate in questo periodo dell’anno. Ad occuparsi delle sue cure, nella speranza che possa presto riprendersi, è ora il Centro Recupero Tartarughe Marine di Calimera.
Il terzo intervento ha, invece, riguardato una tartaruga marina che si trovava al largo dell’Isola di Favignana, a Trapani. A soccorrerla sono stati i Carabinieri del Distaccamento Navale: probabilmente il soccorso più arduo tra i tre, visto che la tartaruga appariva completamente avvolta da una rete da pesca, nonché da materiali plastici e sintetici, tra cui bottiglie e lenze con pericolosi ami da pesca che avevano completamente immobilizzato la sua pinna anteriore destra. I Carabinieri, dopo il recupero a bordo dell’animale, hanno constatato trattarsi di una femmina di Caretta caretta del peso di circa 30 Kg che hanno, immediatamente, affidato alle cure del personale dell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi.
…Povere tartarughe: a rischio di estinzione da anni, a causa dell’attività da pesca intensiva, oltre che per l’impatto dei natanti e l’inquinamento da plastica.
…Situazioni che non pochi decessi provocano a questi meravigliosi animali.
Il WWF ha constatato che oltre 150.000 tartarughe marine ogni anno vengono catturate accidentalmente da ami da pesca, lenze e reti nel solo Mediterraneo e, di queste, oltre 40.000 trovano la morte. Le restanti 110.000 devono, dunque, ritenersi fortunate, perché solamente ferite – anche se, spesso, in modo invalidante per il resto della loro lunga esistenza –: soccorse e accolte ogni anno nei Centri di Recupero del WWF di Policoro, Molfetta, Lampedusa e Torre Guaceto, dove vengono curate e, poi, qualcuna finanche liberata in mare.
Eppure basterebbe riflettere: salvare una tartaruga non rappresenta solo un discorso di tipo etico, visto che si tratta di esseri viventi che, in quanto tali, costituiscono il mondo animale – esattamente come l’uomo –, ma altresì di tipo ecologico, in quanto sono animali che svolgono un ruolo chiave per la salute dell’eco-sistema marina e non solo.
…Tanto più perché le tartarughe marine fanno parte di due eco-sistemi molto importanti, quali gli oceani e le spiagge. E poiché gli umani usano l’oceano come fonte importante di cibo e le spiagge per svariati altri tipi di attività, la debolezza di questi due eco-sistemi non potrà non avere effetti dannosi e deleteri per lo stesso uomo.
E, d’altro canto, vi è anche da aggiungere che l’ecologia si connette all’economia, tanto cara alla società odierna, perché le tartarughe marine rappresentano da sempre una grande attrattiva per l’eco-turismo che, se sostenibile e ben organizzato, apporta benefici fin troppo tangibili agli stessi eco-sistemi.
…Un gran peccato, dunque, che non si riesca ancor oggi a comprendere che se la natura può vivere senza l’uomo, quest’ultimo, di contro, non potrà affatto vivere senza la natura.