Attualità
Thailandia, dichiarato stato d’emergenza per far fronte a violenta opposizione al Governo
La premier tailandese Yingluck Shinawatra decreta lo stato di emergenza per 60 giorni per ampliare i poteri del governo e scongiurare ulteriore violenza
Melbourne, 22 gennaio – La premier tailandese Yingluck Shinawatra sorella del magnate Thaksin deposto da un golpe militare sette anni fa, ha dichiarato lo stato di emergenza a Bangkok e nelle province vicine per far fronte ai disordini e alle proteste dell’opposizione, che da circa tre mesi chiedono le sue dimissioni. Lo stato d’emergenza è stato stabilito da un decreto e durerà 60 giorni a partire da oggi, 22 gennaio. La decisione arriva dopo nuovi episodi di violenza nel centro della capitale, ultimo il 19 gennaio: un lancio di granate da parte di ignoti contro un gruppo di manifestanti che ha causato 28 feriti. Si tratta di una misura urgente che amplia i poteri del governo, che potrà censurare i mezzi d’informazione, vietare riunioni pubbliche e arrestare sospetti senza accuse, oltre a dichiarare il coprifuoco e vietare l’accesso ad alcune strade di Bangkok. La gestione dello stato d’emergenza sarà compito della polizia e dall’esercito. Le proteste sono cominciate il 24 novembre dello scorso anno a causa della legge di amnistia proposta dal governo e bocciata dal senato, che avrebbe permesso all’ex premier Thaksin Shinawatra di tornare dall’esilio senza scontare una condanna per corruzione ricevuta nel 2008. L’opposizione ha annunciato che boicotterà le elezioni anticipate, previste per il 2 febbraio.