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Politica

Democrazia “Diretta”

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Com’è ben chiaro a tutti la gestione di una piattaforma informatica è facilmente manovrabile se non è una terza parte a gestire i flussi dei dati che viaggiano avanti e indietro

di Joe Cossari e Paolo Buralli Manfredi (DNA – Melbourne)

C’è da dire che, in effetti, Davide Casaleggio di certo non può essere additato come bugiardo quando dice, finalmente si è avverato il sogno di mio padre:” La Democrazia Diretta!” essendo lui il Direttore d’Orchestra, la sua affermazione non fa una piega!

Il problema è che per noi, vecchi amanti delle piazze e della partecipazione fisica alla politica, è difficile digerire questa “Direzione Democratica” e dunque ci viene semplice e spontanea la domanda: “ La Democrazia diretta: Da chi è Diretta?”.

Com’è ben chiaro a tutti la gestione di una piattaforma informatica è facilmente manovrabile se non è una terza parte a gestire i flussi dei dati che viaggiano avanti e indietro. La Casaleggio Associati questo lo sa benissimo, ed è proprio per questo motivo che non le passa minimamente per la testa di farla gestire da un garante esterno, che potrebbe tranquillamente far quel che gli pare e manipolare ogni risultato; ovviamente non intendiamo che il Direttore d’Orchestra della Piattaforma Rousseau lo faccia, ma sicuramente nei trenta milioni circa di aventi diritto al voto, quello delle urne intendiamo, sicuramente qualche dubbio lo ha!

Ma parliamo di questo nuovo modo di approcciarsi alla politica ed alla vita sociale, che di sociale ha proprio ben poco. Abbiamo assistito ieri alle frasi dell’Onorevole Morra dei 5S a coffee break La7 TV, dove dichiarava che:” Tutti si possono iscrivere alla piattaforma in maniera anonima e nessuno saprà mai che sono iscritti e cosa votano”, poi all’ “Aria che tira” diretto da Mirta Merlino sempre su La7 TV, si stava facendo provare il voto sulla Piattaforma Rousseau in diretta, e abbiamo assistito all’impossibilità di votare (NO) per ben tre volte. Ad un certo punto, sempre in diretta, è arrivata una comunicazione dei responsabili della piattaforma, che affermava che il signore, nome e cognome, che non riusciva a votare (NO) probabilmente non otteneva il via libera dalla piattaforma perché era stato in linea più di 2 ore.

Ovviamente, queste affermazioni smentivano pubblicamente le parole dell’Onorevole Morra e cioè, che nessuno può sapere chi sei e cosa stai combinando sulla piattaforma in un dato momento. E ancora una volta la domanda a noi maligni ritorna spontanea, quel (NO) in diretta che è partito dopo le giustificazioni dei responsabili di Rousseau, è reale o gli è stato concesso perché in diretta?

Noi ritorniamo a dire che, quella frase ben congegnata per far credere che tutti abbiano lo stesso peso “ UNO VALE UNO”, in realtà sia la più grande truffa della storia della comunicazione. Le persone valgono per quello che sanno e per quello che fanno, cioè “ ognuno ha diverso valore da un altro”, perché competenze, esperienze, studi, cultura ed intelligenza, non possono valere in egual maniera per ogni Essere Umano.

Facciamo qualche esempio:

Proviamo a immaginare che in una guerra globale, sia chiesto a coloro che sono iscritti alla Rousseau: con chi dobbiamo allearci per combattere questa guerra? Questi (UNO NON VALE UNO), senza avere la minima idea di come siano in quel momento le forze geopolitiche in campo, gli armamenti delle Nazioni, le strategie dello Stato e del Governo, le informazioni fornite dai Servizi Segreti, cioè senza avere un minimo di competenza ed informazione reale su tutte queste cose, avrebbero il potere di decidere se l’Italia e di conseguenza sessanta milioni di Italiani dovrebbero stare coi Russi, i Cinesi, gli Americani, l’Occidente o l’Oriente…PAZZESCO solo immaginarlo. Come continuiamo a ripetere UNO NON VALE UNO, perché ognuno ha competenze diverse e perché come diceva il mio buon Nonno toscano “ figliolo, te tu devi diffidare dei tuttologi perché quelli san poco di tutto, se te c’hai problema cerca chi di del problema e di quella materia è esperto e preparato anche solo per chiedergli un consiglio!”

Altro esempio più realistico:

Ipotizziamo che si debba votare per lasciare o togliere la concessione di Autostrade alla famiglia Benetton, quesito: “ volete che le autostrade d’Italia siano nuovamente gestite dallo Stato o ancora da Atlantia?” Eccoci di nuovo al solito problema, solo avendo una corretta informazione e un’adeguata competenza in materia, un gruppo di persone potrebbe fare una scelta giusta per il Paese ed a noi sembra che la piattaforma Rousseau non abbia, per loro stessa ammissione, un profilo degli utenti che li qualifichino a scegliere in nome e per conto di sessanta milioni di Italiani su diversi argomenti, compreso quello dell’ultimo voto, anche perché il voto da tastiera è notoriamente un voto ad impulso e non meditato, e aggiungiamo che il web ci ha raccontato più di una volta che è in grado di gestire le menti degli utenti, portandoli a fare determinate azioni facendogli credere di essere loro a farle in completa autonomia, per questo vi consiglio un ottimo documentario che si intitola The Great Hack!

Chiudiamo dicendo che questo voto sulla Piattaforma Rousseau, ha dimostrato che la politica e le Istituzioni sono più attenti ai dettagli e agli interessi personali che non a una visione completa su quest’argomento, con costituzionalisti che si sono strappati le vesti per far capire che l’Italia è una Repubblica Parlamentare, che può non passare dal voto per la creazione di un Governo scagliandosi ferocemente contro chi invocava l’Art. 1 della Costituzione, «L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.», per andare a chiedere il consenso popolare tramite le votazioni.

Questi custodi delle istituzioni e della Costituzione non hanno detto una sola parola, se non qualche passaggio molto soft, su quel gravissimo atto che si è consumato nella giornata di ieri in Italia e cioè che, il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, tutte le Istituzioni ed il Parlamento, attendendo questo voto come fatto di normale procedura istituzionale, hanno accettato di fatto una nuova formula di Democrazia che se non verrà analizzata seriamente e non sarà rimessa al suo posto, vedrà nascere Direttori d’Orchestra come funghi dopo la pioggia, che creeranno le proprie piattaforme di “Democrazia Diretta” e che poco alla volta prevaricheranno tutte le procedure istituzionali che sono previste nella nostra Costituzione, riducendo così l’effettiva partecipazione Politica al click di un emotivo e impulsivo indice ( della mano) qualsiasi!!!

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