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Italia

Crollo al Flaminio: Del Medico Fasano (CNSA), cedimenti annunciati

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Claudio Del Medico Fasano: “Il nostro Paese a elevatissimo rischio terremoto non può tollerare oltre l’indifferenza della politica su questo tema”

di Romolo Martelloni

134233097-8d1fb599-5cb6-41ee-8f12-565d29ae274eROMA, 23 gennaio – “Il recente crollo strutturale nel quartiere Flaminio a Roma con la sfiorata strage di ignari cittadini di fatto è una situazione emulabile nella totalità della nostra penisola considerato la vetustà e l’inadeguatezza della maggior parte degli edifici esistenti. Solamente nel 1976, in occasione del devastante terremoto del Friuli Venezia Giulia, viene legiferato in materia di sicurezza oggettiva delle nuove costruzioni e varato un piano operativo inerente la staticità delle strutture in cemento”. Lo afferma il Presidente del Comitato Nazionale Salubrità’ dell’Aria e dell’associazione La Scuola Ecologica, Claudio Del Medico Fasano secondo il quale, spesso “L’applicazione della norma avviene però con molta approssimazione, pochi controlli in fase progettuale, sui cantieri e dei materiali. La realtà – fa presente Del Medico Fasano – ci presenta un parco edifici residenziali, sociali, ma in particolar modo le scuole,  insalubre, vecchio e destinato a crollare, come ci dimostra la cronaca. Il nostro Paese a elevatissimo rischio terremoto non può tollerare oltre l’indifferenza della politica su questo tema”. “Ci sono stati centinaia di episodi riguardanti crolli di edifici o porzioni di essi – ricorda Fasano appellandosi a Renzi – con persone ferite o decedute (San Giuliano di Puglia dove un intera classe è stata cancellata per sempre da una piccola scossa di terremoto). La sicurezza passiva di un edificio dovrebbe essere alla base di una scelta progettuale, difficilmente ottenibile con il cemento armato se equiparato al sistema costruttivo modulare ecologico, privilegiando quest’ultimo realizzato con materiali “nobili” come il lamellare o l’acciaio puro in grado di garantire sicurezza ai massimi livelli, perfezione millimetrica, salubrità ed ecologia costruttiva, benessere di utilizzo”. Ecco perché, conclude “Diciamo SI ai restauri di edifici storici, diciamo BASTA ad inutili e costose  ristrutturazioni di edifici anni 20, 30 e successivi che risultano forse ben fatte ma in realtà molte volte finiscono come la palazzina del Lungotevere. In ogni caso “rottamare” i vecchi edifici malati e insicuri sostituendoli con altri ecologici modulari di ultima generazione sarebbe la scelta più opportuna in un Italia fortemente sismica e invasa da gas radon”.

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