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Politica

Commissione d’inchiesta sul MOSE: trasparenza sui veri costi

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La petizione di Giuliano Bastianello, imprenditore padovano recentemente premiato con una Menzione Speciale al Premio Giorgio Ambrosoli per aver denunciato appalti truccati

Giuliano Bastianello, imprenditore padovano recentemente premiato con una Menzione Speciale al Premio Giorgio Ambrosoli per aver denunciato appalti truccati, ha promosso una petizione per chiedere ai Presidenti di Camera e Senato, l’istituzione di una Commissione Parlamentare d’inchiesta per fare piena luce sulle spese del M.O.S.E. le dighe mobili per fermare l’acqua alta a Venezia.

Nonostante le condanne dei processi per tangenti e l’intervento di ANAC, secondo l’impreditore, permangono molte zone d’ombra che il sito ufficiale, che dovrebbe pubblicare tutti gli atti, non chiarisce per niente.
“Il Bilancio del Consorzio Venezia Nuova, (commissariato) pubblica solo 49 bandi di gara per un importo totale di poco più di 310 ML di €. – afferma Bastianello – a fronte dei 6.992.026.413 € riportati nel Bilancio 2017.”

Tuttavia, spulciando i vari capitolati e raccogliendo dichiarazioni dei Commissari e le (poche) informazioni pubblicate nei media, è possibile ricostruire le varie voci di costo la cui somma appare notevolmente inferiore alla cifra a bilancio.

Dove sono finiti i soldi?

La petizione, che si trova all’indirizzo https://tinyurl.com/M-O-S-E-petizione, chiede ai Capigruppo tramite i Presidenti di Camera e Senato la costituzione di una Commissione Parlamentare d’inchiesta per accertare, con i poteri giuridici che dà la Costituzione, la correttezza degli affidamenti e la legittimità delle spese estranee alle finalità dell’Opera Pubblica.

Gli eletti in questo nuovo Parlamento hanno promesso trasparenza e lotta agli sprechi. Questa è un’ottima occasione per dimostrarlo.

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