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Italia

Agricoltori in piazza il 5 maggio: troppa burocrazia, sottrae al settore oltre 4 miliardi l’anno

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Tra i motivi della mobilitazione nazionale di Cia, Confagricoltura e Copagri anche il pantano burocratico, tra lungaggini, ritardi e inefficienze della macchina amministrativa. Saranno migliaia gli agricoltori che prenderanno parte alle manifestazioni di Roma, Bologna e Catanzaro: nella capitale, l’appuntamento è a Montecitorio e davanti alla sede di Agea, alle ore 9.30.
 
imageRoma, 3 Maggio – Ogni azienda agricola produce in media 40 chili di carte ogni anno per adempiere agli obblighi burocratici. Per una sola pratica di presentazione dei Psr si sviluppano oltre 2 chili di materiale cartaceo. Documenti vari la cui elaborazione impegna circa 100 giornate lavorative di un profilo amministrativo. Tutto ciò si traduce in costi altissimi per il settore primario -superiori ai 4 miliardi di euro l’anno- che vanno a sommarsi a quelli produttivi per l’attività ordinaria (i più alti d’Europa), mettendo continuamente a rischio default le aziende agricole italiane.   Ma la situazione è ormai insostenibile, aggravata anche dai ritardi nei pagamenti relativi alla Pac 2015, e per questi motivi Cia, Confagricoltura e Copagri hanno deciso di scendere in piazza il 5 maggio con una manifestazione nazionale. Il “mostro” della burocrazia, però, è solo la punta dell’iceberg di una situazione estremamente complessa per il comparto. Il permanere dell’embargo russo, che macina perdite milionarie ogni giorno, si innesca anche in una fase dove i prezzi all’origine delle produzioni agricole nazionali stanno registrando i minimi storici, con il latte venduto intorno ai 30 centesimi al litro e le arance a 18 centesimi al kg. Appare fin troppo chiaro quindi -spiegano Cia, Confagricoltura e Copagri- che senza politiche d’intervento urgenti e misure efficaci e puntuali, si profilano situazioni fallimentari per le aziende agricole. Da qui le ferme richieste delle Organizzazioni agricole alle Istituzioni di agire con rapidità e dare seguito a quegli interventi annunciati e non realizzati. Il prossimo 5 maggio la mobilitazione -annunciano gli organizzatori- coinvolgerà migliaia di agricoltori che, da tutto il territorio nazionale, raggiungeranno le tre principali piazze della protesta: i produttori delle regioni del Centro arriveranno con le delegazioni a Roma, il Nord si concentrerà a Bologna e gli agricoltori del Sud si daranno appuntamento a Catanzaro.
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