29 settembre: una Giornata dedicata al Cuore

Il 29 settembre di ogni anno, da oramai venti-quattro anni, si celebra la Giornata Internazionale del Cuore, o World Heart Day, con la partecipazione di oltre 200 associazione e ben 100 differenti Paesi, perché le malattie cardio-vascolari rappresentano la prima causa di morte nel mondo

di Damiana Cicconetti

Il 29 settembre di quest’anno si celebra la 24° edizione della Giornata Mondiale per il cuore, o World Heart day, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1999 ed il cui obiettivo è informare e sensibilizzare la popolazione mondiale sull’importanza della prevenzione delle malattie cardio–vascolari.

Perché, purtroppo, le malattie cardio-vascolari rappresentano, ancor oggi, la prima causa di morte nel mondo, con ben 18,6 milioni di morti l’anno, al contempo costituendo una delle principali cause di morbilità e disabilità, con un notevole impatto sociale e finanche di tipo economico.

In Europa, stando ai dati della V° edizione dello European Cardiovascular Disease Statistic, oltre 80 milioni di persone sono affette da malattie cardio–vascolari: per l’esattezza il 48% sono uomini ed 52% donne.

E sono proprio tali malattie ad essere direttamente responsabili del decesso di 3,9 milioni di persone l’anno nel mondo, costituendo, dunque, il 45% di tutte le cause di morte nell’intero globo.

Oltremodo importante, quindi, tanto la prevenzione quanto l’adozione di corretti stili di vita, invero uniche strategie efficaci per ridurre sia l’insorgenza di malattie cardio-vascolari sia le morti cardiache improvvise.

E, poiché non vi è dubbio che il cuore è il motore del corpo, non possiamo non attivarci per permettergli di funzionare al meglio, oltre che restando in forma, finanche scegliendo uno stile di vita che preveda attività fisica regolare ed una alimentazione sana, fin da giovani. Anzi, fin da giovanissimi.

Pertanto, in occasione di questa Giornata non si può fare a meno di evidenziare i cinque accorgimenti da seguire per restare in salute:

In primis prestare attenzione a quel che si mangia. Perché è indubbio che seguire una dieta ricca di frutta e verdura è il primo passo per stare bene, senza eccedere nell’utilizzo di grassi e carboidrati, oltre che abbondando nelle quantità, spesso eccessive;

Parimenti importante è il controllo del proprio peso corporeo, poiché nessuno ignora che sovrappeso e obesità sono i nemici numero uno del cuore;

Bisogna, poi, prendere la sana abitudine di misurare regolarmente la pressione, considerando che livelli pressori alti danneggiano inevitabilmente il sistema cardio-circolatorio;

Altresì opportuno fare attività fisica regolare, intendendo per tale anche una camminata veloce di 30 minuti che, in effetti, fa la differenza;

E, infine, seguire stili di vita sani, usando alcol con moderazione, non utilizzando fumo, bibite zuccherate ed alimenti che contengono grassi saturi, quali i salumi ed i prodotti a base di burro.

In effetti, se si adottano questi semplici accorgimenti il controllo del nostro cuore non è affatto complicato.

Tanto più se ci si sottopone a controlli clinici periodici, come una visita cardiologica anche una volta l’anno, al fine di valutare se è necessario eseguire altri esami quali un elettrocardiogramma o un ecocardiogramma, oltre a misurare la pressione, almeno ogni 15 giorni, indifferentemente in farmacia o a casa, preoccupandosi di constatare che la minima rimanga sotto i 90 mmHg e la massima sotto i 140 mmHg, perché nel caso in cui anche uno dei due soli valori risulti più elevato, siamo di fronte ad un’evidente ipertensione; mentre per valori tra i 130-139 mmHg di massima e 85-89 di minima si avrà a che fare con una pressione da tenere comunque “sotto controllo”.

Altrettanto importante non sottovalutare i sintomi e, invero, i “campanelli d’allarme”.

Dunque, se si ha spesso mal di testa o la sensazione di “testa pesante”, come pure nel caso di palpitazioni o affaticamento nel fare le scale per mancanza di respiro, oppure se si vedono dei “moschini” davanti ai propri occhi non è il caso di perdere tempo: bisogna riferire tali sintomi al medico ed incominciare a monitorare la pressione, magari effettuando anche un holter pressorio delle 24 ore per, poi sottoporsi ad una terapia mirata.

E per chi desidera fare sport, ai fini della valutazione di una idoneità fisica, è importante eseguire una batteria di esami mirati, quali test da sforzo, oltre ad elettrocardiogramma (ECG) ed ecocardiogramma.

Da ultimo, in occasione di questa importante Giornata dedicata, non si possono non evidenziare i principali fattori di rischio, così evitandoli, ovvero:

• Tabagismo (fumo ed altri prodotti da tabacco);
• Sedentarietà o scarsa attività fisica;
• Scorretta alimentazione (intendendo per tale un’alimentazione squilibrata e ipercalorica, ovvero ricca di grassi, zuccheri e sale ma povera di frutta e verdure);
• Sovrappeso e obesità;
• Ipertensione arteriosa;
• Dislipidemie (ovvero valori aumentati di colesterolemia e/o trigliceridemia);
• diabete mellito.

Del resto, i programmi educativi progettati per coinvolgere il pubblico, anche per il 2023, sono parte importante della Giornata: le informazioni sulle malattie cardio-vascolari e sui modi di prevenirle verranno comunicate attraverso discorsi, conferenze e dibattiti a cui parteciperanno, come ogni anno, esperti, associazioni di pazienti ed Istituzioni per un confronto ed aggiornamento sull’impatto delle malattie cardio-cerebro-vascolari sulla popolazione ad ogni livello, non solo medico e sanitario ma, al contempo, sociale ed economico.

Né mancheranno iniziative di prevenzione gratuite aperte al pubblico con distribuzione di opuscoli, news ed altro ancora.

Non a caso, ben duecento organizzazioni ed associazioni internazionali, appartenenti a 100 differenti Paesi si preoccupano, da ormai oltre venti anni, di informare sui rischi letali derivanti dai “problemi di cuore”…

…Perché il cuore – ribadiamolo – è il “motore del nostro corpo”. Perciò non può essere trascurato!