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Strategie europee e lo scopone scientifico del potere — European strategies and scientific scopone card game of power

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di emigrazione e di matrimoni

Strategie europee e lo scopone scientifico del potere

di Marco Andreozzi

Lo scopone scientifico ha avuto origine secoli fa nella ricca Napoli capitale del Regno delle Due Sicilie, città che era molto più grande ed influente di Madrid in una penisola ancora la più opulenta d’Europa (del pianeta), pur in rallentamento economico dopo il periodo rinascimentale, quando le Sette Province Unite d’Olanda prendevano il volo, anzi il vento dell’espansione coloniale. La conseguente crescita economica era prorompente con stime del PIL pro capite a fine Settecento quasi al doppio dei valori (simili) italiani, inglesi, belgi e danesi. Fu un graduale passaggio del testimone con la ricchissima Firenze medicea che, dalla presa di Pisa dei primi del ‘400, aveva migliorato le relazioni via mare, in particolare con i fiamminghi. I fondi mercantili toscani aumentano e così le relazioni culturali, in particolare le influenze reciproche nella pittura.

Il mondo fiammingo ha legami altrettanto forti con l’isola britannica di fronte, la cui crescita economica per le navigazioni d’oltremare avrebbe avviato una rivoluzione dei processi di produzione di beni, aggiungendo il capitale al fattore umano (l’industria) nelle società agricole del tempo. Pietra miliare (1760) è peraltro una rivoluzione energetica che seguì gli sviluppi tecnologici dei tempi, figli della rivoluzione scientifica (1543-1687) di cui ricordiamo gli esperimenti del 1606 del napoletano Giovanni Battista della Porta sull’impiego del vapore come forza motrice. Il motore a vapore diviene pienamente fruibile grazie a James Watt, utilizzando come combustibile il carbone (oggi tanto malvisto).

Le studio delle interrelazioni tra territori rientra nell’ambito dell’economia degli spazi, ad evidenziare la correlazione inversamente proporzionale tra lo ‘spillamento’ di conoscenza e la distanza tra due luoghi (chiara l’importanza dell’alta velocità ferroviaria ad accorciare le distanze in questo quadro). Altri studi recenti evidenziano come l’interdipendenza economica sia un’ottima base per creare alleanze, inclusi i processi democratici (Kleinman, Liu, Redding dell’Università di Princeton, Magistretti del FMI e Tambellini dell’Università di Harvard). ‘Capitale democratico’ trasferibile, ma negato quando vi siano in atto sanzioni commerciali che la storia ha dimostrato essere sostanzialmente inutili e spesso dannose, giacché la sofferenza socio-economica indotta è ovviamente la causa di contro-reazioni da parte dei regimi che le subiscono. 

La recentissima decisione della Germania di fare da sola sulla questione del caro-gas invece di seguire la proposta italiana del prezzo calmierato, mettendo sul piatto 200 miliardi di Euro a disposizione di famiglie e imprese, è figlia del corto circuito creatosi con i due ‘imperi’ asiatici (sanzioni alla Russia  dal 2014 e alla Cina dal 2018) in congruenza con la politica tedesca degli ultimi trent’anni, di fatto poco europeista perché volta a surplus commerciali troppo sbilanciati per creare (un’apparente) stabilità fiscale, traendo vantaggi dall’essere riferimento degli altri stati d’Europa con i propri titoli di stato. Però, dopo la bancarotta del dopoguerra (l’Italia mai è andata in bancarotta), la situazione economica tedesca è la peggiore, con crescita del PIL pari a circa un terzo dell’Italia nel 2022. Lo scopone scientifico insegna la cooperazione in situazione di incertezza e presuppone memoria (storica) contro una coalizione di avversari, attribuendo la vittoria alla somma di diversi obiettivi da raggiungere (più significativo di un ‘egoistico’ poker). E’ il momento per gli europei di cominciare a cooperare davvero: la vera svolta (e lo dice anche la ‘teoria dei giochi’). Gioco all’italiana?

European strategies and scientific scopone card game of power

by Marco Andreozzi

The ‘scientific’ scopone card game originated centuries ago in the wealthy Naples capital of the (Castillan linked) Kingdom of the Two Sicilies, a city much larger and more influential than Madrid in a peninsula (Italy) that is still the most opulent in Europe (i.e. on the planet), despite an economic slowdown after the Renaissance period, when the Seven United Provinces of Holland took off under the wind of colonial expansion. The resulting economic growth was bursting with estimates of per capita GDP at the end of the eighteenth century almost double the (similar) Italian, British, Belgian and Danish values. It was a gradual passage of the baton with the very rich Medicis’ Florence which, since the capture of Pisa in the early 15th century, had been improving relations by sea, in particular with the Flemings. The number of Tuscan commercial filials increased and so did the cultural relationship, in particular the reciprocal influences in painting.

The Flemish world has equally strong ties to the British island just opposite a sea channel, whose economic growth for overseas ventures would have initiated a revolution in the production processes of goods, adding capital to the human factor (industry) in agricultural societies. Milestone (1760) is also an energy revolution that followed the technological developments of the times, outcome of the scientific revolution (1543-1687) of which we recall the experiments of 1606 by the Neapolitan Giovanni Battista della Porta on the use of steam as a driving force. The steam engine becomes fully usable thanks to James Watt, using coal as fuel (so much frowned upon today).

The study of interrelationships between territories is part of the space economy to highlight the inversely proportional correlation between the ‘spillage’ of knowledge and the distance between two places (clear the importance of high-speed rail in shortening distances in this regard). Other recent studies highlight that economic interdependence is an excellent basis for forging alliances, including democratic processes (Kleinman, Liu, Redding of Princepton University, Magistretti of the IMF and Tambellini of Harvard University). Transferable ‘democratic capital’, but denied when there are trade sanctions in place that history has shown to be substantially useless and often harmful, since the induced socio-economic suffering is obviously the cause of counter-reactions by the relevant regimes.

The very recent decision by Germany to go solo on the expensive gas issue instead of following the Italian proposal for a price-cap, putting 200 billion euros on the plate at the disposal of families and businesses, is the result of the short circuit created with the two Asian ‘empires (sanctions to Russia from 2014 and to China from 2018) in congruence with the German policy of the last thirty years, in fact not very pro-European because it has been aiming at unbalanced trade surpluses to create (an apparent) fiscal stability, benefiting from being a reference of the other European states on government bonds’ spread. However, after the post-war bankruptcy (Italy has never gone bankrupt), the German economic situation is the worst, with GDP growth equal to about one third of Italy’s in 2022. The ‘scientific’ scopone (scopone game) teaches cooperation in a situation of uncertainty and presupposes (historical) memory against a coalition of opponents, attributing the victory to the sum of different objectives to be achieved (more significant than a ‘selfish’ poker, indeed). It is time for Europeans to really start cooperating: the real breakthrough (and so the ‘game theory’ says, too). The Italian game?

 

Marco Andreozzi, è Dottore in Ingegneria Meccanica, Economia/Amministrazione (Politecnico di Torino), tecnologo industriale e specialista del settore energetico, proviene da esperienze professionali in cinque multinazionali in Italia e paesi extra-europei, e come direttore generale; nomade digitale dal 2004, e sinologo, parla correttamente il mandarino.
Marco Andreozzi, is Doctor of mechanical engineering (polytechnic of Turin – Italy), industrial technologist and energy sector specialist, comes from professional experiences in five global corporates in Italy and extra-European countries, and as business leader; digital nomad since 2004, and China-hand, he is fluent in Mandarin.

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