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Italia

“Spring Summer fashion show” – Galleria Francesco Foresta – Lecce 6 -9 maggio 2016

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Quattro giorni no stop di moda sartoriale, gioielli, borse, cappelli, design Made in Italy nel cuore di Lecce. Venerdì 6 maggio ore 19 aperitivo con intrattenimento musicale. Collettivo di quattro donne artiste creative italiane accomunate da un elemento distintivo: l’handmade.

160503_SORELLE-LAUDADIO_FRONTERoma, 5 Maggio – Roma, Lecce, Milano sono le città che accoglieranno “Spring Summer fashion show” un evento itinerante di moda sartoriale, gioielli, borse, cappelli, design Made in Italy a cura delle fashion designer Alessandra e Cristina Laudadio. La tappa a Lecce è dal 6 al 9 maggio (orario 10 -13 / 17-22 e dalle 13 alle 17 su appuntamento) nello spazio culturale di “Galleria Francesco Foresta” (Via Federico D’Aragona n.1 accanto la Chiesa di San Matteo) che accoglierà nei suoi tre piani, il collettivo di quattro artiste italiane accomunate da un elemento distintivo: l’handmade. Quattro giorni, quattro donne, quattro stili. Venerdì 6 maggio alle ore 19 aperitivo con intrattenimento musicale. Tre piani il collettivo di quattro donne artiste creative italiane accomunate da un elemento distintivo: l’handmade. tre piani il collettivo di quattro donne artiste creative italiane accomunate da un elemento distintivo: l’handmade.  Un lungo viaggio per l’Italia, con un Fashion Temporary di quattro giorni, tutto nuovo, che unisce lo shopping all’arte, all’artigianato. Da Cremona a Lecce, passando per Roma, le Laudadio poteranno abiti e borse, non solo fatti a mano con materiali esclusivi Made in Italy, ma tutti su “misura”. Pezzi unici che vanno incontro alle diverse esigenze dei clienti, su ognuno dei quali vengono perfezionati e personalizzati perchè per loro la moda è questo “trasformare la comodità e la necessità di ognuno nel proprio stile”. E questa volta le sorelle romane presentano il loro evento accompagnate da 2 creative:
Chiara Caccialanza da Cremona con il suo brand di gioielli in tecnica mista e decorazione di pezzi d’arredo di interni
– e la leccese Dajana Donno Damaè, designer di gioiellitre piani il collettivo di quattro donne artiste creative italiane accomunate da un elemento distintivo: l’handmade.
Un lungo viaggio per l’Italia, con un Fashion Temporary di quattro giorni, tutto nuovo, che unisce lo shopping all’arte, all’artigianato. Da Cremona a Lecce, passando per Roma, le Laudadio poteranno abiti e borse, non solo fatti a mano con materiali esclusivi Made in Italy, ma tutti su “misura”. Pezzi unici che vanno incontro alle diverse esigenze dei clienti, su ognuno dei quali vengono perfezionati e personalizzati perchè per loro la moda è questo “trasformare la comodità e la necessità di ognuno nel proprio stile”. E questa volta le sorelle romane presentano il loro evento accompagnate da 2 creative:
Chiara Caccialanza da Cremona con il suo brand di gioielli in tecnica mista e decorazione di pezzi d’arredo di interni
– e la leccese Dajana Donno Damaè, designer di gioielli.
Ecco un primo assaggio di quello che troverete:

Un lungo viaggio per l’Italia, con un Fashion Temporary di quattro giorni, tutto nuovo, che unisce lo shopping all’arte, all’artigianato. Da Cremona a Lecce, passando per Roma, le Laudadio poteranno abiti e borse, non solo fatti a mano con materiali esclusivi Made in Italy, ma tutti su “misura”. Pezzi unici che vanno incontro alle diverse esigenze dei clienti, su ognuno dei quali vengono perfezionati e personalizzati perchè per loro la moda è questo “trasformare la comodità e la necessità di ognuno nel proprio stile”. E questa volta le sorelle romane presentano il loro evento accompagnate da 2 creativeDopo tre anni di fortunati appuntamenti “Temporary Shop” nella città di Lecce, Alessandra e Cristina Laudadio, scelgono proprio il capoluogo Barocco, come seconda tappa di un lungo viaggio per l’Italia, con un Fashion Temporary di quattro giorni, tutto nuovo, che unisce lo shopping all’arte, all’artigianato, alla creatività laboratoriale e raffinata firmata da quattro mani femminili. Da Cremona a Lecce, passando per Roma, questa volta presentano il loro evento accompagnate da due creative: Chiara Huntspear da Cremona con il suo brand di gioielli in tecnica mista e da Lecce Dajana Donno e suoi gioielli dalle forme geometriche in 3d. Il Mediterraneo e l’Africa saranno il tema portante di questa esperienza collettiva tutta al femminile. Uno sguardo al mondo delle forme, del colore, della “leggerezza” da cui prendono vita abiti, oggetti e monili handmade. Il risultato di questo temporary shop è l’incontro di prodotti di estrema qualità, ricerca, design, confort. Ma non solo. Diviene soprattutto “spazio di socializzazione”, luogo per eccellenza in cui fare transitare persone e idee far vivere estro e creatività, esperienza e inventiva.

Moda sartoriale, accessori& borse: Cristina e Alessandra Laudadio

Dalla Capitale, Cristina e Alessandra Laudadio, di origini salentine ma romane a tutti gli effetti, dopo il successo dei loro “Shopping Party” in tour per l’Italia, portano nuovamente a Lecce i loro prodotti unici. Qualità, colore, morbidezza, originalità, cura del dettaglio, tra gli ingredienti della collezione primavera/estate 2016 delle fashion&bags designer romane in un Temporary Shop dove trovare le nuove tendenze negli abiti sartoriali creati ad arte con materiali e colori che racchiudono l’anima, la forza, l’eleganza e la luce del Mediteranneo. Tra gli accessori, troviamo foulard, sandali, cinture a tema e la punta di diamante, le borse “Teti Bag” realizzate da sapienti mani di antichi artigiani. Gli estratti vegetali che vengono utilizzati nel processo di concia naturale, mantengono inalterate le proprietà della pelle esaltandone qualità e profumo con caratteristiche uniche di morbidezza e resistenza. Abiti e borse non solo sono fatte a mano con materiali esclusivi Made in Italy ma sono tutti su “misura”. Pezzi unici che vanno incontro alle diverse esigenze dei clienti, su ognuno dei quali vengono perfezionati e personalizzati perchè per loro la moda è questo “trasformare la comodità e la necessità di ognuno nel proprio stile”.

Gioielli e design arredo: Chiara Huntspeare

Da Cremona Chiara Huntspeare, brand di gioielli in tecnica mista e decorazione di pezzi d’arredo interno

-Chiara Huntspear di Cremona nel 1977. Dopo la maturità linguistica prosegue coltivando la propria passione per le lingue straniere e intraprende collaborazioni lavorative con varie città italiane ed estere. Si laurea in Lettere e Filosofia (indirizzo Discipline dell’Arte) presso l’Università di Bologna, collaborando, durante la stesura della propria tesi, con Fabrizio Pasquero e la redazione del programma televisivo “Nonsolomoda”. Partecipa all’organizzazione di mostre d’arte classica e contemporanea fra Bologna, Milano e Cremona, dove decide di tornare a lavorare come decoratrice e designer aprendo un laboratorio artigianale proprio. Nutre un attaccamento profondo alla cultura mediterranea e all’idea che nel recupero del lavoro artigianale e dell’imprenditorialità al femminile risiedano forme non solo di grandissima ricchezza culturale ma anche di potenzialità economica significativa nel nostro Paese. Gestisce il suo laboratorio come un ambiente espositivo-creativo-domestico-ricreativo in cui, fra resine bicomponenti, tessuti africani antichi, cartone industriale, caffè caldo, pennelli e menti creative, amici e clienti transitano, acquistano e osservano.  Seguendo il suo istinto “zingaro”, percorre l’Italia alla ricerca di materiali nuovi e antichi, creando gioielli dipinti a mano su cartone industriale riciclato e spesso assemblati con elementi legati al feticismo religioso e umano. La decorazione di arredi interni è uno dei rami del suo lavoro artigianale: Chiara è attiva nel recupero di antichi bauli da dote e mobili da camera da letto che restaura e dipinge con motivi che rimandano al linguaggio dell’erotismo giapponese antico, alla tradizione iconografica mediterranea e alla rivisitazione di stilemi dell’adorato Liberty italiano. I Bangles creati da Chiara sono dipinti a mano con foglia oro e vernici all’acqua. Recupera granate antiche con ciondolo conchiglia, orecchini in cartone industriale pressato e dipinto con vernice all’acqua e acrilico oro, bracciali bangles in osso, dipinti a mano con resine bicomponenti (le geometrie sono riprese da decorazioni di scatole porta sigarette Art Déco di Jean Dunand). Forme preparatorie per orecchini: I tessuti sono Vlisco Holland (una ditta che produce tessuti wax nella miglior tradizione africana), bordati a mano con seta blu (da me). Verranno assemblati a contrasto con pietre preziose. Un ricorso frequente nel suo lavoro è la riqualifica di elementi poveri o comuni (es. cartone industriale) nobilitati attraverso lunga lavorazione artigianale e accostamento a materiali preziosi utilizzati nel design di gioielli più tradizionale.

IL CARTONE PRESSATO: LO STRAVOLGIMENTO DI UN MATERIALE. I suoi gioielli nascono da un disegno. Dopo una lavorazione di quasi tre mesi, il cartone industriale diventa un materiale completamente rinnovato e trasformabile: lavato, pressato, tagliato, levigato, dipinto e combinato con foglie d’oro e gemme, si trasforma in ornamento leggerissimo. I colori vivi delle pietre, il gusto della decorazione sottile, le linee sinuose e femminili del Liberty italiano fanno parte di una sua idea di bellezza che adora stravolgere, rinnovare e trasmettere.

GIOIELLI: Dajana Donno

La leccese Dajana Donno, designer di gioielli. Ha studiato lingue orientali a Venezia per poi trascorrere un periodo della sua vita viaggiando verso Oriente. Cina e India precisamente, un mondo di forme e colori da scoprire e da cui è stata travolta. Un’infinità di pietre dure e metalli che prendevano vita seguendo stili tradizionali delle terre a cui appartengono. Tornata a Lecce è iniziato tutto come un gioco…qualche filo di pietra dura, matasse di argento, pinze, corsi di gemmologia ed il mio piccolo laboratorio dal nome “Damaè”. Lavora principalmente con pietre dure, perle, argento, corno e legno. Ha un amore incondizionato per gli anelli, che considera un accessorio che ha il potere di raccontare una parte di ognuno di noi. L’ultima collezione di Damaè la definisce “senza vie di mezzo”: forme geometriche in 3d e catene molto sottili assemblate con piccoli fili di pietre dure.

 

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