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Sono 30 i locali della MILANO BEER WEEK 2015
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È l’atmosfera della Milano Beer Week, è la filosofia di un evento che vuole parlare di birra con il maggior numero possibile di persone, a prescindere dal loro grado di “cultura birraria”
Milano, 15 settembre, 2015- Eccoli allineati sulla griglia di partenza. 30locali30 pronti ad animare le serate della settimana milanese più birraria dell’anno. Li potete trovare tutti qui, nella sezione Locali 2015, e cliccando sui loro loghi scoprirete dove sono, come sono e, soprattutto quali eventi ospiteranno tra il 21 e il 27 settembre.E questa è la vetrofania che solo i 30locali30 possono avere sulla loro vetrina. Maurizio Maestrelli, ideatore e organizzatore della Milano Beer Week, ha cercato di creare la migliore squadra possibile puntando ad avere un caleidoscopio di atmosfere e ambientazioni, birre di nicchia e birre da primi passi in questo mondo articolato e affascinante. I locali hanno risposto all’appello in maniera entusiastica garantendo ai milanesi eventi e serate per tutti i gusti: verticali di birre vintage e degustazioni guidate da grandi birrai o autorevoli esperti del settore si alternano a cene in abbinamento, concerti, incontri con scrittori, cotte dimostrative di birra per gli adepti “di una strana religione chiamata homebrewing” e persino eventi “a sorpresa”. Ci sono anche dei concorsi a premi (a breve verranno svelati sul sito milanobeerweek.it), dei tap takeover e delle visite guidate ai birrifici da non perdere. È l’atmosfera della Milano Beer Week, è la filosofia di un evento che vuole parlare di birra con il maggior numero possibile di persone, a prescindere dal loro grado di “cultura birraria”. “In questi mesi – spiega Maurizio Maestrelli – abbiamo ricevuto un numero incredibile di richieste di adesione, alcune anche da fuori Milano. Non abbiamo potuto accogliere tutti, in qualche caso abbiamo anche dovuto lasciare fuori dei meritevoli. Ce ne dispiace. Ma – sottolinea Maestrelli – da quando è nata, la Milano Beer Week non ha mai voluto puntare sui grandi numeri, ma piuttosto crescere passo dopo passo, cercando di costruire un rapporto sempre più solido con i milanesi, e non solo!, sperando di farli innamorare delle innumerevoli, ottime birre che girano in città. Sono davvero tante, credeteci. Non basterebbe una settimana per provarle tutte. Ma una settimana, la settimana della Milano Beer Week, è più che sufficiente per iniziare un viaggio…”
I 30locali30 della Milano Beer Week 2015:
Tutti riconfermati quelli della scorsa prima edizione, ovvero lo storico birrificio milanese Lambrate, sia nella location di viaAdelchi sia in quella di via Golgi, e ancora il Lambiczoon, Baladin Milano, Pazzeria, La Belle Alliance, la Brasserie Bruxelles, ilMulligans Irish Pub, la Ratera, l’HOP, l’Isola della Birra, il BQ de Nòtt e il BQ Losanna, lo Scott Duff, lo Scott Joplin, l’Hilton Hotel Milano e quelli che l’anno scorso erano i nuovissimi Sloan Square e Impronta Birraia. Impronta Birraia raddoppia, affiancando alla location di via Tucidide quella più recente di Via Sciesa. Si sono poi aggiunti l’Au Vieux Strasbourg, ben nota birreria in zona Città Studi, il Birrificio La Ribalta con il suo brewpub inaugurato appena il 20 maggio scorso e il Carolina’s, ristorante che ha rappresentato una ventata di novità nella scena milanese fin dalla sua apertura, per via della sua cucina dai profumi e i sapori autentici dello slow BBQ tipico delle aree del sud degli Stati Uniti, cui si affianca una selezione di birre artigianali italiane. IlWoodstock Pub è una pietra miliare a Milano, della storia della birra in Italia e un pioniere del “multiculturalismo” birrario, ilBeerbacco, giovane locale nella centralissima zona di Corso Garibaldi fa felicemente “convivere” birra e vino e il ristorante La Pobbia che è entrata a far parte della Milano Beer Week grazie a un’attenzione specifica verso le birre artigianali italiane che, sui suoi tavoli, possono brillantemente abbinarsi anche alla cucina tradizionale milanese come seguire un menu interamente pensato a loro. Al suo debutto nella Milano Beer Week c’è anche il Cheers Pub che è diventato il primo e unico locale in Italia dove trovare regolarmente, servita direttamente dal tank, la leggendaria prima pils della storia, ovvero la Pilsner Urquell, non pastorizzata. Altra importante novità di questa seconda edizione è quella rappresentata dall’ingresso del The Brew, il primo beershop (con mescita, durante la settimana 21-27), che ha aperto la strada anche a questa importante “categoria” nella Milano Beer Week. Infatti è stato coinvolto subito dopo anche un altro beer shop, l’Hops Beer Shop che, invece, ha già, oltre a parecchie birre in bottiglia, quattro spine e offre un servizio di piccola cucina. Infine, il The Ghost, un pub in stile inglese e accogliente come solo un salotto di casa può essere e quella che è probabilmente la prima birrifriggitoria di Milano, il Tutti Fritti, dove fritti davvero gustosi e ben fatti possono essere accompagnati a birre anche “importanti”. Dunque degli “hotspot” in una collocazione geografica che si sta rafforzando e allargando, pub e ristoranti con cucina alla birra ma anche delle “nuove proposte” perché la Milano Beer Week vuole dimostrare che la birra va oltre i luoghi comuni.