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Arte & Cultura

Simonetta Tassinari candidata al Premio Strega

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Il prossimo 6 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma si terrà la proclamazione del vincitore del Premio Strega 2023

Di Francesca Rossetti

Il prossimo 6 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma si terrà la proclamazione del vincitore del Premio Strega 2023 ed oggi siamo con una delle candidate alla finale, Simonetta Tassinari.

Chi è Simonetta Tassinari e come nasce la passione per la letteratura?

“Sono di origine romagnola, molisana di adozione. La passione per la letteratura nasce dal mio amore per la lettura: si può dire che, da quando ho imparato a leggere, io non abbia mai smesso…Quand’ero  bambina la bibliotecaria di Cattolica, il luogo dove allora vivevo- sono sempre stata anche una grande frequentatrice di biblioteche- telefonò a casa mia, preoccupata per la quantità di libri che prendevo in prestito (e che regolarmente restituivo). I miei genitori risposero che loro avevano smesso di preoccuparsi perché ormai erano abituati a vedermi sempre con il naso ficcato in qualche libro, e anzi si sarebbero preoccupati se avessi smesso di farlo.”

Come nasce il caffè Filosofico di Palazzo Albrizzi Capello a Venezia e di che cosa si occupa?

“Il Caffè filosofico di Palazzo Albrizzi ha aperto i battenti, per così dire, nel 2021,  ed ha ripreso gli appuntamenti il  31 marzo.  É un’iniziativa- la cui  splendida cornice è un meraviglioso palazzo storico di Venezia- che si situa nell’ambito dell’ ormai consolidata tradizione dei Caffè filosofici come luogo d’incontro, di  confronto e di dialogo aperto, inaugurata dal francese Marc Sautet negli Anni Ottanta del Novecento a Parigi, e poi diffusasi un po’ ovunque. Al Caffè filosofico si sceglie un tema- quello del 31 marzo è sull’argomento “solitudine”, assai sentito- e si prendono  le mosse da considerazioni espresse da diverse pensatori. Ad esempio, sull’argomento “solitudine” sono stati brevemente citati tra gli altri Nietzsche e Schopenhauer , ma anche Kafka e Rainer Maria Rilke. Tuttavia gli aforismi di filosofi e scrittori sono solo la miccia della discussione, perché il cuore del Caffè filosofico sono i partecipanti. A differenza delle presentazioni di libri, al Caffè filosofico ognuno, se lo vuole, diventa un protagonista.  Chi desidera parlare si prenota e interviene, mentre il conduttore prende nota dei punti salienti della discussione, che verranno poi letti in chiusura a riprova di quanto sia soddisfacente, e appagante, “ragionare” assieme.”

Cosa si intende con counseling filosofico e quali obiettivi si pone?

“Il counseling filosofico, diffuso anch’esso almeno dagli Anni Ottanta, offre un importante aiuto  soprattutto per problemi relativi alle relazioni familiari e sociali e  all’individuazione  di un proprio progetto di vita, allevia il senso di disagio personale e  coopera al superamento delle difficoltà in ambito lavorativo.  Scoprire la propria inclinazione di base filosofica può essere inoltre illuminante per compiere la scelta più giusta e  adatta a sé, in ogni circostanza.  Per quanto riguarda i temi che le persone immaginano di poter trattare con un consulente filosofico,  la rivista specializzata “Phronesis”, qualche anno fa, rilevava che le persone si rivolgono a un consulente filosofico sia per affrontare   tematiche  “soggettive”- il comportamento, l’identità sessuale, le scelte- che  “oggettive”, con le quali si sposta   lo sguardo da se stessi verso il mondo.”

Di che cosa parlano gli sceneggiati radiofonici da Lei realizzati per la RAI?

“Sono tutti (ne ho scritti quattro) di argomento storico: si va dal brigantaggio meridionale post- unitario alla ricorrenza della scoperta dell’America, passando per una vicenda famigliare del secolo XIX e un ritratto della vita provinciale ambientato  negli Anni Settanta del Novecento.”

Quali sono le opere filosofiche da Lei pubblicate e come è stato realizzato l’audio book?

“Ho cominciato con “Liberalismo, Autori, Temi, Autori, Problemi”, un’antologia filosofica sul Liberalismo con post- fazione di Dario Antiseri, pubblicato da Einaudi scuola nel 2004, e poi ho proseguito essenzialmente con la divulgazione per l’editore Feltrinelli e l’editore Gribaudo.  Alcuni miei titoli: “Il filosofo che c’è in te” (2019), tradotto anche in Brasile, “Il filosofo influencer” (2020), “Instant filosofia” (2020), “Filosofia in 5 minuti” (2022), “Instant filosofia orientale” (2023). Spesso i miei testi divulgativi di filosofia sono usciti in allegato con “Repubblica” e “Il Sole24ore”. Specificatamente per i ragazzi ho scritto “S.O.S. Filosofia” (2020) e, per bambini, il recentissimo “Prime lezioni di filosofia” (2023). Per quanto riguarda l’audio book, mercato in continua espansione, si è trattato di una scelta dell’editore per favorire la diffusione de “Il filosofo che c’è in te”, che ha avuto diverse ristampe.”

Di che cosa parla il Suo ultimo romanzo “Donna Fortuna e i suoi amori” per cui Lei è candidata al Premio Strega 2023?

“La vicenda si dipana attraverso due filoni narrativi che, naturalmente, a un certo punto si ricongiungono.  Il principale è quello che ha come protagonista una giovane donna, Fortuna, che proviene da una poverissima famiglia anarchica.  Mentre è in  attesa del suo primo figlio Fortuna perde il marito, un agitatore rivoluzionario che cade nel disordini della Settimana rossa del 1914. Tutta la sua vita futura sarà dunque in salita per sfuggire alla persecuzione, al disprezzo, alla solitudine e alla povertà..e alla ricerca anche di un nuovo amore.  Il secondo filone narrativo è incentrato sulla figura dell’imperatore romano Caligola, il quale, da fanatico religioso, fece costruire due meravigliose navi per navigare- solo avanti e indietro, perché lo specchio d’acqua è piccolissimo- nel misterioso lago di Nemi,  convinto che, in un quel luogo sacro, avrebbe potuto comunicare meglio con gli dei quali si sentiva figlio prediletto. Dopo la morte di Caligola, e la “damnatio memoria” da parte del Senato, le sue navi vennero affondate ma ne sopravvisse il ricordo. Nel Novecento si decise di recuperarle e di costruire un museo apposito per conservarle sulle rive del lago. É qui che le vicende della romagnola Fortuna e quelle delle navi perdute dell’imperatore si unificano: il secondo marito di Fortuna è un boscaiolo, chiamato a lavorare nel Lazio,sul lago di Nemi, proprio durante gli anni dell’affascinante recupero delle navi di Caligola. É una storia d’amore e di avventura.   Il mio presentatore al Premio Strega, l’illustre archeologo Marcello Rotili, ha scritto che “Donna Fortuna e i suoi amori” è un romanzo di formazione  “intenso  e avvincente nel serrato svolgimento della storia personale della coraggiosa protagonista”.

Premi vinti

“Tra i principali, il premio “Todaro- Faranda” nel 2006, il Premio “Lago Gerundo” nel 2015, il Premio “Borgo italiano” nel 2018 e il Premio “Città di Como” nel 2022.”

Prossime presentazioni

“L’agenda è ancora in fieri!  Tra i principali appuntamenti già fissati sarò a Bari il 26 aprile, a Tresigallo (Ferrara) il 28 aprile, il 19 maggio alla Fiera del libro di Torino e il 17 giugno a “Un mare di libri” a Rimini.”

Intervista realizzata in accordo con Giuliana Bernardi, agente dell’autrice

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