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Sharing economy. Imprese e Comune di Milano insieme per sviluppare nuovi modelli di business della collaborazione

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Tajani: “Con l’ingresso delle piccole e medie imprese si arricchisce la rete cittadina che connette tutte le esperienze di sharing economy sul territorio: lo sviluppo di Milano passa sempre di più attraverso la condivisione di idee, spazi e progetti”

s_eMilano, 17 luglio 2015 – Una risorsa per innovare e ampliare il proprio business. Così le imprese milanesi considerano l’ “economia della condivisione”, tanto che il consiglio direttivo di A.P.I., l’Associazione delle Piccole e medie Industrie, ha deliberato questo pomeriggio l’adesione alla rete di attori locali interessati a collaborare con il Comune di Milano per promuovere iniziative nell’ambito della sharing economy. Nell’incontro con l’assessore alle Politiche del lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca Cristina Tajani presso la sede dell’associazione, i rappresentanti dell’industria del territorio e i piccoli-medi imprenditori hanno confermato l’importanza di sviluppare nuovi modelli di business collaborativi e la volontà di dare il proprio contributo. “L’incontro di oggi si amplia la rete cittadina che stiamo realizzando per connettere tutte le esperienze di sharing economy presenti sul territorio, certi che lo sviluppo di Milano passi sempre di più attraverso la condivisione di idee, spazi e progetti”. Così Cristina Tajani,assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Università e Ricerca del Comune di Milano che prosegue: “Le opportunità offerte dall’economia condivisa, e più in generale da tutte le pratiche collaborative, possono rappresentare nuovi modi di intendere e fare imprese, poiché generano moderne forme di comunità e moderni processi economici di cui dobbiamo tener conto e utilizzare al meglio”. “La competizione è sempre più forte ed essere ‘piccoli’ e affrontare le nuove sfide da soli si rivela sempre più una scelta difficile per l’impresa – ha spiegato Paolo Galassi, presidente di A.P.I. (3.000 aziende associate per 70.000 addetti) -. Per questo gli industriali stanno lavorando per mettere ‘a sistema’ competenze, fare rete, condividere progetti e soluzioni per essere più forti e fare in modo che Milano continui a essere non solo capitale dell’innovazione ma sempre più osservatorio sui nuovi modi di fare industria oggi. Mettere in relazione le imprese per conoscersi, condividere le proprie esperienze e crescere è fondamentale, un lavoro che l’associazione svolge fin dalla sua costituzione”. A.P.I., che conta circa 600 aziende associate che hanno sede a Milano e 2 mila nell’area metropolitana, a seguito dell’adesione alla rete di attori locali interessati a collaborare con il Comune si impegnerà, con la propria esperienza e con diverse iniziative, a promuovere e sostenere tutti quei modelli legati all’economia della condivisione che potranno essere attuati all’interno di una piccola o media impresa. Già alcune aziende, associate ad A.P.I., hanno dato vita a soluzioni innovative per l’organizzazione e il lavoro con progetti di welfare.

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