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Arte & Cultura

Ruggero Pegna a “Un libro al mese. Visti da Vicino”

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Torna nella rassegna “Un libro al mese.Visti da Vicino” Ruggero Pegna e il suo piccolo migrante somalo prosegue il suo viaggio.

Ruggero Pegna e “Il cacciatore di meduse” sono i protagonisti del nuovo appuntamento di “Un libro al mese. Visti da Vicino”, la rassegna inserita per quest’anno in Vibo Valentia Capitale Italiana del Libro 2021.

Ruggero Pegna, notissimo organizzatore di eventi, ha al suo attivo diverse pubblicazioni, sia di poesia che prosa.

L’introduzione della serata, come consuetudine, è affidata alla presidente de L’Isola che non c’è , Concetta Silvia Patrizia Marzano, che ha ideato la rassegna, condivisa in quest’anno con l’associazione romana Ipathia e l’amministrazione comunale.

A fatto seguito l’intervento dell’assessore alla cultura Daniela Rotino Araneo che, dopo aver ringraziato gli organizzatori dell’evento, si è detta felice della presenza di Pegna. L’augurio è stato quello di poter avviare progetti comuni.

La parola è passata quindi alla professoressa Eleonora Rombolà, dirigente scolastico, con due grandi passioni: la lettura ed il teatro. Note le sue interpretazioni nella compagnia teatrale “La Ribalta”, che già da qualche anno ha valicato i confini regionali esibendosi più volte nella Capitale.

La Rombolà ha tratteggiato con grande cura il “viaggio” non solo fisico, che all’interno del libro compie il piccolo migrante, e con altrettanta attenzione ha descritto i personaggi ed i momenti nei quali essi appaiono dando il giusto spessore a ciascuno di essi. Ha inoltre sottolineato il desiderio di cambiamento perché impariamo a riconoscere un unico colore, quello del cuore. Dettagliata anche la cura nel descrivere la scrittura di Pegna.

Un modo completamente diverso da qualsiasi altra presentazione, ha sottolineato l’autore, compiaciuto che la Rombolà sia stata capace di evidenziare ciò che sinora nessuno aveva fatto.

Ruggero Pegna ha quindi parlato di come nascono i suoi libri, dei momenti in cui la sua vita lo ha travolto, della sua grande fede. Non poteva mancare un ricordo affettuoso a colei alla quale deve la vita, Natuzza la celeberrima mistica.

A lei, da un certo punto della sua vita, o meglio dalla sua rinascita, tutto è dedicato.

Una serata di grandi emozioni e vibrazioni, conclusasi con l’impegno di un nuovo incontro estivo proprio da dedicare alla mistica calabrese

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