Arte & Cultura
Romania, brucia tele di Picasso, Matisse e Gauguin per distruggere le prove del furto commesso dal figlio
Olga Dogaru confessa agli inquirenti di aver messo in forno i capolavori rubati nella Kunstal di Rotterdam a ottobre 2012.
Roma, 18 luglio – Brucia i quadri di Picasso, Monet, Matisse, Gauguin e Freud per distruggere le prove del furto del figlio. E’ quanto detto da una donna romena, Olga Dogaru, che ha confessato agli inquirenti di aver distrutto in forno i capolavori rubati nella Kunstal di Rotterdam a ottobre 2012. Una notizia che, se fosse confermata, sarebbe un danno per l’intera umanita’. Il valore dei dipinti e’ stimato circa 200 milioni.
Lo scorso ottobre tre ladri romeni, tra cui il figlio della donna, si sono introdotti di notte nel museo mettendo a segno uno dei maggiori colpi contro una galleria d’arte nella storia olandese. Sette le tele trafugate tra cui la “Testa di Arlecchino” di Pablo Picasso, la “Donna che legge” di Henri Matisse e “Waterloo Bridge” di Claude Monet, oltre a “Donna con gli occhi chiusi” di Lucien Freud. Lo scorso gennaio la polizia romena rintraccia il figlio di Olga, Radu. A quel punto la donna, per distruggere le prove, ha pensato bene di bruciare le tele per cancellare le prove che potevano inchiodare il figlio.
Gli investigatori nel forno della donna hanno trovato solo piccoli frammenti, resti di vernice, tela e chiodi di rame e acciaio, che sono stati datati come prodotti del diciannovesimo secolo. Al momento il Museo nazionale di Storia della Romania sta esaminando le ceneri per capire se i frammenti appartengono realmente ai capolavori spariti dal museo olandese. Se la distruzione sarà confermata, la donna rischia anche di essere accusata di “crimini contro l’umanità”, secondo il direttore del Museo di Storia naturale di Romania, Ernest Oberlander-Tarnoveanu.