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Cinema & Teatro

Roma, presentata la III edizione del “LUNGA VITA FESTIVAL“

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Un Festival  che deve rappresentare una resistenza culturale per  rispondere a quelli che sono i bisogni e combattere insieme al cittadino attraverso l’unica arma in grado di contrastare il declino e l’impoverimento culturale dei nostri tempi, quella  vincente della bellezza e della condivisione 

Di Andrea Cavazzini

SI è svolta ieri pomeriggio presso la Sala Squarzina del Teatro Argentina la presentazione della III edizione del “ LUNGA VITA FESTIVAL “ alla presenza del direttore  del Teatro Argentina Giorgio Barberio Corsetti  in qualità di padrone di casa, il direttore artistico del  Festival Davide Sacco, la direttrice organizzativa Ilaria Ceci e Angelo Curti tra i fondatori insieme a Toni Servillo e Mario Martone  di Teatri uniti ,laboratorio permanente per la produzione e lo studio dell’arte contemporanea. 

Dopo i ringraziamenti di rito al direttore  Barberio Corsetti e al teatro di Roma per l’ospitalità e gli spazi  prestigiosi concessi per questa edizione(Accademia Nazionale di Danza, Mercato Testaccio, Teatro Argentina, Teatro Valle e  Museo della Civiltà all’euro), Davide Sacco ha illustrato il senso di questa terza edizione del Festival che terminerà il 2 settembre e che  ha come tema portante  l’evoluzione,  un evoluzione che non va mai persa perché  è   l’unica cosa che ci permette di contrastare le barbarie e frasi ammiccanti che troppo spesso bussano alla nostra coscienza.. Un Festival  che deve rappresentare una resistenza culturale per  rispondere a quelli che sono i bisogni e combattere insieme al cittadino attraverso l’unica arma in grado di contrastare il declino e l’impoverimento culturale dei nostri tempi, quella  vincente della bellezza e della condivisione 

Un evoluzione  che sarà raccontata da grandi artisti attraverso percorsi nazionali ed internazionali grazie a protagonisti come David Pennac, Emma Dante, Musica Nuda, Stefano Massini, ma anche  percorsi legati ai cantori del nostro tempo  come Giorgio Montanini con la Stand Up Comedy,  raccontando in modo polemico il nostro tempo,  come accadeva una volta con i giullari di corte.

Grandi percorsi internazionali grazie anche all’allestimento di due arene cinema, l’arena Lunga Vita Cinema con uno sguardo al cinema contemporaneo sotto la direzione di Francesco Montanari e Alessandro Bardani e L’Arena Cervantes che racconterà il contemporaneo di un paese sempre piu legato a noi: la Spagna, grazie alla collaborazione con l’Istituto Cervantes di Roma rappresentato dal direttore Juan Carlos Reche Cala, che ha illustrato l impegno dell’ente  nel corso del festival grazie a quattro serate dal 17 al 20 luglio con altrettanti film in lingua originale sottotitolati in italiano, alcuni dei quali  hanno vinto il Goya, l’Oscar del cinema spagnolo.

Oltre al cinema, la danza con un omaggio al maestro  Lindsay Kemp che dal 13 luglio aprirà l ’Accademia Nazionale di Danza con una serata  e un premio a  lui dedicati dalla Compagnia del grande artista scomparso lo scorso anno.

Seguiranno due grandi mostre una  prodotta da Tradizione Teatro su Peter Stein esponente del teatro europeo, uno  che ha percorso tutto il mondo del teatro e il varo della giornata di apertura del festival che è il percorso di Teatro Uniti un percorso di persone che si sono incontrate, che vogliono stare insieme che è il cuore di qualsiasi forma d’arte che è soprattutto un percorso  di riforme, di cambiamento di un paese intero, di cosa si stata l’ importanza della cultura in italia  e di come i giovani siano riusciti a creare  nuove primavere, nuove rivoluzioni attraverso il palcoscenico nella maniera più civile e incivile del mondo come sosteneva Carmelo Bene.

Quello che  in definitiva si propone di  fare LUNGA VITA FESTIVAL con questa  terza edizione é quella di riuscire a creare una mappatura contemporanea  della città di Roma, un festival di tutti coloro che vogliono ascoltare, che vogliono vivere l’arte in tutte le sue espressioni per un nuovo  rinascimento culturale partendo proprio dalla giornata di ieri con l’inaugurazione della  mostra “E poi Roma – Spin-Off di 1987 // 2017 Trent’anni Uniti” dedicata ai Teatri Uniti aperta fino al 30 maggio al Teatro Argentina dove sarà proiettato “Il Teatro al Lavoro” che racconta il modo di lavorare di Toni Servillo con i giovani attori, un rapporto fra generazioni all’insegna della grande passione per il teatro.

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